Rodolfo Gucci, il ruolo chiave del padre di Maurizio nell’espansione dell’azienda Gucci
Maurizio Gucci nacque dalla storia d’amore tra la madre Sandra Ravel e il padre Rodolfo Gucci. Quel che forse molti non sanno è che il papà di Maurizio, fu anche un importante attore e per diversi anni collaborò con alcuni tra i più importanti registi italiani dell’epoca, come Camerini. L’attività di famiglia gli fu consegnata nel difficile periodo del dopoguerra: per la precisione Rodolfo Gucci subentrò nella gestione del terzo negozio della ditta da poco aperta a Milano e ne diventò direttore. Grazie anche al suo contributo, l’azienda subì un’importante trasformazione, con un progetto di espansione che portò il brand Gucci anche in America.
Il padre di Rodolfo aveva un approccio più misurato e abbottonato e assieme al fratello dovette lottare per convincerlo a tentare di attuare il progetto di espansione in tutto il mondo. Negli anni sessanta, così, l’azienda ebbe una grande crescita e vennero aperti diversi negozi in Italia, oltre a New York. I primi intoppi negli anni settanta, alimentati dai dissapori e da alcuni problemi finanziari.
Rodolfo Gucci, il padre di Maurizio: dal cinema alla moda e il ritorno ad Hollywood
Il padre di Maurizio Gucci, forse esausto dalle divisioni interne all’azienda e dalle problematiche sempre più invadenti e pesanti da gestire, decise di allontanarsi gradualmente dalle attività del business, fino al definitivo passaggio di mano. La scelta di farsi da parte fu in qualche modo accelerata anche dalla malattia di Rodolfo, che così lasciò la scena al figlio Maurizio.
Quest’ultimo rimarrà alla guida della casa di moda per circa dieci anni. Il padre, invece, chiuse il cerchio con la cinematografia, realizzando un film autobiografico, Il cinema nella mia vita, girato a Hollywood e uscito nel 1967.