Nella serata di oggi – venerdì 23 agosto 2024 – andrà in onda su La7 il documentario ‘The Loudest Voice‘, concentrato attorno allo scandalo sugli abusi sessuali che ha coinvolto Roger Ailes: l’ex direttore dell’emittente americana Fox News, noto per le sue numerose consulenze ai più disparati leader e presidenti Repubblicani, particolarmente vicino a Donald Trump e morto – in completa disgrazia proprio a causa delle accuse mosse contro di lui – nel 2017 all’età di soli 77 anni a causa di una complicazione all’emofilia che lo affliggeva fin da bambino.



La storia di Roger Ailes non è stata tra le più semplici fin dai primissimi anni di vita, ma in un certo senso è anche una storia di redenzione, successo e determinazione: nato nel 1940 nella piccola cittadina di Warren, fin da subito capì di dover fare i conti con un padre che anni dopo descrisse come autoritario, spesso e volentieri violento sia verbalmente che fisicamente; mentre la madre – preoccupata dalla già citata emofilia – era una figura spesso assente, quasi mai – o come disse lui “una volta ogni tanto” – affettuosa.



Due anni dopo il divorzio dei suoi genitori – avvenuto nel 1960 – Roger Ailes concluse i suoi studi all’Università dell’Ohio, specializzandosi in telecomunicazioni e collezionando le prime esperienze di direzione grazie alla radio universitaria: da subito si lanciò nella carriera televisiva, arrivando al ruolo di produttore esecutivo della KYW-TV e vincendo addirittura due Emmy tra il 1967 e l’anno successivo.

La carriera di Roger Ailes: dalla radio universitaria alla guida del più importante gruppo di media americano

Dal 1967 – però – Roger Ailes iniziò anche ad interessarsi al ruolo di consigliere politico, dirigendo prima la campagna elettorale di Richard Nixon (la prima trasmessa in diretta televisiva) e poi anche quella di Ronald Reagan e Richard Thornburgh; mentre nel 2001 dopo l’attentato alle Torri gemelle di New York suggerì all’allora presidente George Bush di dimostrare al pubblico americano il suo pugno duro contro chi aveva osato colpire il cuore economico e commerciale statunitense.



Nel 1993 Roger Ailes tornò negli studi televisivi, scelto per il ruolo di presidente della CNBC e poi – tre anni più tardi, nel 1996 – per l’allora neonata Fox News: è qui che ha collezionato i suoi più importanti successi, permettendo all’emittente di superare in ascolti la CNN e raggiungendo (nel 2005) la poltrona più importante all’interno del gruppo Fox Television Stations; ma sempre in questi anni si è anche distinto come uno dei più feroci ed ‘incattiviti’ conduttori televisivi, collezionando diverse denunce e non poche controversie.

Tutto questo – almeno – fino al 2014 quando in un libro di memorie la giornalista Gabriel Sherman raccontò di aver subito diverse molestie da Roger Ailes egli anni ’80: bastarono due anni e contro l’ex direttore di Fox News si scatenò una vera e propria bufera mediatica che ne ha causato il licenziamento (anche se si parlò di dimissioni volontarie) nel 2016 con una liquidazione pari a 65 milioni di dollari.