IL RITIRO DEL RE? FEDERER COME UN FULMINE A CIEL SERENO

Si pregustava già il suo ritorno in campo dopo quel maledetto ennesimo infortunio al ginocchio nella Laver Cup di fine settembre: invece per Roger Federer l’ipotesi di un ritiro definitivo dal tennis viene per la prima volta con schiettezza fatta trasparire dalla laconiche parole rilasciate ad un quotidiano olandese, “Algemeen Dablad”. «Se non sei più competitivo allora è meglio smettere», ha spiegato Federer all’interno di un lungo ragionamento che non definisce per il momento la sua scelta definitiva bensì ne tratteggia una sorta di auto-preparazione.



Pochi giorni fa in pieno Wimbledon, partecipando come grande ospite alla giornata n.7 davanti agli amici-rivali di sempre Rafa Nadal e Nome Djokovic, il “re del tennis” aveva ammesso che non vedeva l’ora di tornare a calcare l’erba di Wimbledon nella prossima edizione. Ora un possibile clamoroso “passo indietro”, è mai possibile? La carta d’identità pesa per Federer (sono 41 anni il prossimo 8 agosto), l’uscita dalla classifica Atp dopo praticamente un ventennio forse ancora di più: la voglia però per dimostrare di essere in grado ancora di entusiasmare il mondo con quella racchetta d’orata fino ad ora c’era sempre stata, al netto degli infortuni.

ROGER FEDERER: “SE NON SONO COMPETITIVO MEGLIO SMETTERE”

Prossimo obiettivo è la partecipazione al torneo Atp 500 di Basilea, praticamente casa sua: ora però, guardando le sue parole rilasciate in queste ore sembra quasi che voglia ripensarci (o che quantomeno i guai al ginocchio ancora non siano del tutto assorbiti dopo l’intervento). «Se non sei più competitivo, allora è meglio smettere», ha ribadito Roger Federer nell’intervista, «Non credo di aver bisogno del tennis. Per essere felice mi bastano le piccole cose, le piccole conquiste di mio figlio, i buoni voti di mia figlia…».

Federer ribadisce come il tennis, inutile nasconderlo, fa parte della sua vita ormai in maniera indelebile: «la mia identità non si riduce unicamente a questo. Voglio avere e continuare ad avere successo, mettere tutte le mie energie negli affari e questo si può fare anche al di fuori dello sport. So che una carriera sportiva non può durare per sempre e va bene, lo accetto». Alla cerimonia per i 100 anni di Wimbledon la “linea” Federer era sembrata un filino diversa: in quel caso infatti il vincitore di 20 Slam svizzero aveva spiegato di aver ancora voglia di calcare i campi per qualche ultima grande vittoria.. Ora però sembra guardare un filino oltre il grande Re Roger: «Fare viaggi per il tennis è spesso faticoso, anche perché bisogna organizzare tutto anche per i bambini. È bello prendersi una pausa adesso, anche per loro. È un grande vantaggio poter fissare un appuntamento per un martedì mattina tra tre settimane e sapere che posso davvero farlo senza che la realtà mi sorpassi. A volte ci manca viaggiare per il mondo e ovviamente a me manca lo sport. Ma sento che la vita a casa è bella».