Un Roger Federer sontuoso nel torneo di casa sua a Basilea che abbatte il moldavo Albot 6-3, 6-0 in poco più di un’ora mostrando una condizione sicuramente buona, in attesa di capire se a livello mentale gli strascichi della stagione (sconfitta in Finale a Wimbledon su tutte) si faranno sentire alle Atp Finals 2019. Già, pronto a Londra pensa il n.3 al mondo e per questo motivo la sua partecipazione per l’ultimo grande Master 1000 in programma settimana prossima a Parigi-Bercy è a forte rischio. Il “mediazentrum” della St. Jakobshalle era gremito per il match del “re” di casa che sogna tra l’altro l’approdo nei quarti contro l’amico e altra super star del tennis svizzero, Stan Wawrinka: primo set volato via in 23 minuti con tre break in fila, mentre il formato deluse si conferma anche nel secondo set nonostante due turni di servizio che il n. 49 al mondo è riuscito comunque a tenere. Traiettorie al solito impossibili, colpi improvvisi di magia e solidità nel servizio: per questo formato, Roger è ancora imbattibile ma si dovranno aspettare di certo avversari più probanti.
ROGER FEDERER “NON ANDRÒ A PARIGI-BERCY”
Ora Federer punta i quarti di finale a Basilea dopo i primi due turni superati agevolmente e il sogno è sempre lo stesso: «Sono molto contento, rispetto molto Radu e anche se stavo giocando bene non ero tranquillissimo perchè ero sempre preoccupato dal fatto che potesse compiere una rimonta. A Miami quest’anno ero praticamente a un punto dalla sconfitta contro di lui. Oggi ho avuto un chiaro piano di gioco e sono soddisfatto per come ho giocato. E’ una sensazione super sapere esattamente dove andrà a rimbalzare la palla che colpisci e capire le mosse del tuo avversario. Ho anche giocato tanti vincenti», spiega davanti ai giornalisti di “casa” sua e ammette «spero che Stan (Wawrinka, ndr) vinca, è sempre una gioia sfidarlo. Sono contento che sia tornato dopo la doppia operazione al ginocchio. Penso che i tifosi vorrebbero vedere una partita tra me e lui. Abbiamo sempre giocato partite equilibrate, anche sul cemento». In merito al futuro invece una sola cosa interessa Roger in questo momento, e non sono paradossalmente neanche le Finals a Londra: «Ovviamente Basilea e Londra sono più importanti, ma mi piacerebbe comunque giocare di nuovo a Parigi. L’anno scorso a Bercy e quest’anno al Roland Garros le cose sono andate benissimo, il pubblico è stato fantastico, ma devo valutare bene e dosare in maniera accurata le mie energie. Le Olimpiadi e i quattro Slam sono nel mio programma. Mi è chiaro che giocherò a Basilea anche l’anno prossimo. Il mio contratto è stato prorogato e donerò i soldi alla mia fondazione». Per questo motivo molto probabilmente Roger salterà Parigi e si concentrerà sulle Finals, che mancano ormai da troppi anni al suo interminabile palmares. In attesa dei Giochi Olimpici, l’univo vero obiettivo mai raggiunto a livello personale per questo infinito campione