Roger Waters, dopo aver fatto parlare di sé per alcune dichiarazioni contro David Gilmour, suo ex compagno nei Pink Floyd, si è recentemente scagliato contro Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook. È successo tutto in occasione di un evento a sostegno del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, durante il quale il bassista e cantante dei Pink Floyd ha raccontato di aver ricevuto una lettera direttamente da Zuckerberg in cui gli è stata fatta una proposta a cui lui avrebbe risposto con un bel ”Vaffa”. Stando a quanto dichiarato da Roger Waters, il magnate dei social gli ha chiesto la liberatoria per poter usare l’intramontabile ”Another brick in the wall” per uno spot promozionale per Instagram, pagandolo anche in maniera sostanziosa. Il cantante però non si è lasciato abbagliare e ha dichiarato: ”Vogliono usare la canzone per rendere Facebook e Instagram ancora più potenti di quanto non siano già. Non ci sto”.



Le parole di Roger Waters

”La richiesta è arrivata stamattina, abbinata all’offerta di una vagonata di denaro. La risposta è: andate a fa**ulo, non se ne parla proprio. Lo racconto perché penso sia pericoloso che questi prendano il controllo di praticamente ogni cosa. Non sarò parte di queste stronzate, Zuckerberg”. Durante l’evento in cui Roger Waters ha fatto questa dichiarazione, l’ex Pink Floyd ha anche letto la lettera arrivata direttamente da Facebook, che recita: ”Vi ringraziamo per aver preso in considerazione il progetto. Pensiamo che il messaggio centrale di Another brik in the wall sia ancora rilevante e necessario, un segno del fatto che si tratta di un’opera senza tempo”. Replicando, il cantante ha citato il sito che Mark Zuckerberg creò ancora prima di Facebook per dare voti all’aspetto delle ragazze del campus quando frequentava Harvard nel 2003: ”Perché mai abbiamo dato tanto potere a questo cazzone? Eppure eccolo qui, uno degli idioti più potenti al mondo”.



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