Roger Waters torna al centro delle polemiche. Tutta colpa di un costume che lo stesso ex musicista dei Pink Floyd ha indossato durante il recente concerto a Berlino, un costume nazista. Il sipario è emerso pubblicamente nelle ultime ore ma risale ai primi giorni del mese, quando si è appunto tenuto il maxi evento nella nota cittadina tedesca. Alla luce di questa vicenda la polizia di Berlino ha deciso di aprire un’inchiesta per cercare di comprendere meglio quanto accaduto. L’ispettore capo della polizia Martin Halweg ha fatto sapere a proposito: «Il contesto dell’abbigliamento indossato è ritenuto in grado di approvare, glorificare o giustificare il dominio violento e arbitrario del regime nazista in un modo che viola la dignità delle vittime e quindi sconvolge la pace pubblica».
Come si nota chiaramente da una serie di scatti apparsi online, il costume indossato da Roger Waters è lo stesso che è stato già utilizzato in altre occasioni e rappresenta la divisa di un gruppo neonazista che fa parte della storia di The Wall, mitologico album dei Pink Floyd pubblicato nel 1979. Il musicista è finito negli ultimi tempi per una serie di dichiarazioni antisemite, e per questo suo atteggiamento era stato annullato il concerto di Francoforte.
ROGER WATERS INDOSSA DIVISA NAZISTA, ROLLING STONES: “E’ ANTI-FASCISMO…”
Tornando al siparietto di Berlino, anche Rolling Stones ne ha parlato, spiegando come durante l’esibizione di In the Flesh, Waters ha indossato “i panni della rockstar Pink nel pieno del suo delirio nazistoide e sfoga la sua frustrazione sul pubblico, falcidiando gli spettatori che disprezza”. Si tratta di una metafora che trova ispirazione proprio dal disco del ’79 e dal film del 1982, ed è “espressione – aggiunge Rolling Stones – del disgusto di Waters verso quel lato della personalità del protagonista di The Wall. Il pubblico lo sa e anzi la scena del mitra è una delle più attese e acclamate senza che nessuno pensi che Waters sia un neo-nazista che vuole uccidere la gente. Anzi, è un’espressione di anti-fascismo, se si vuole traslare la scena dal piano personale della vicenda a quello politico”.
In ogni caso la scenetta ha lasciato strascichi soprattutto nel mondo ebraico, con l’account di Israele che ha ritwittato lo show scrivendo: «Buongiorno a tutti tranne che a Roger Waters che ha passato la serata a Berlino (sì, Berlino) dissacrando la memoria di Anna Frank e dei sei milioni di ebrei uccisi nell’Olocausto». Amichai Chikli, ministro degli affari della diaspora di Israele, ha rincarato la dose: «Roger Waters è uno dei peggiori odiatori di ebrei e negazionisti dell’Olocausto al mondo. Guardate questo sfondo disgustoso del suo concerto di ieri sera a Berlino. Anna Frank e i 6 milioni di ebrei (morti) non possono risponderti. Roger Waters, sappi che sei una vergogna assoluta per l’umanità!»,