Annunciato ieri in conferenza stampa, il messaggio di Roger Waters non è mai arrivato sul palco del Festival di Sanremo 2020. Un fatto che non è passato inosservato a nessuno e sul quale è tornato oggi il direttore di Rai 1 Stefano Coletta: «Le scalette ammettono possibilità di variazione, quando l’abbiamo rivista ho pensato che il preludio di Waters fosse uno start ritardante al monologo diRula Jebreal». Nessuna censura legata alle posizioni politiche dell’ex Pink Floyd, dunque, anche se il Corriere della Sera racconta una verità diversa: la “sparizione” del video-messaggio dell’artista sarebbe legata alle sue posizioni politiche. Waters, prosegue il Corriere, è da sempre considerato un nemico di Israele e in passato è arrivato a negare la stessa possibilità di esistenza dello Stato. Coletta ha comunque tenuto a precisare che il contenuto del suo intervento non sarebbe sensibile: «Era un benvenuto a Sanremo per Rula e un sottolineare quanto bene avesse fatto il direttore artistico a includere tante donne». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ROGER WATERS, L’ASSO NELLA MANICA DI AMADEUS

Roger Waters è l’asso nella manica di Amadeus. A sorpresa, il direttore artistico del Festival di Sanremo 2020, durante la conferenza stampa di presentazione della prima serata, ha annunciato anche la presenza dell’ex leader dei Pink Floyd. Sfortunatamente, però, Roger Water non sarà presente fisicamente, ma attraverso un videomessaggio registrato appositvamente per la settantesima edizione del Festival di Sanremo, famoso in tutto il mondo. La presenza seppur indiretta dell’artista internazionale ha scatenato l’entusiasmo degli amanti del rock che, tuttavia, avrebbero preferito vederlo in carne ed ossa sul palco del Teatro Ariston per poter ammirare anche il suo indiscutibile talento musicale. Attraverso un messaggio davvero speciale, dunque, Roger Waters inaugurerà la settantesima edizione della kermesse musicale salutando tutto il pubblico dell’Ariston e i telespettatori di Raiuno.



ROGER WATER: “FELICE DEL MIO DIVORZIO DAI PINK FLOYD”

Sono passati anni da quando Roger Waters decise di lasciare i Pink Floyd continuando la propria carriera artistica da solo. Il nome di Water e quello dei Pink Floyd, nonostante il divorzio, resteranno per sempre legati anche se, ancora oggi, le rivalità non sono superate. A confermarlo è stato proprio Roger Waters in un’intervista rilasciata ai microfoni del Global Consortium for Sustainable Peace, pubblicata poi su YouTube. “Nel 1985 non ho lasciato i Pink Floyd senza ragione – ha dichiarato – se l’ho fatto è perché ormai era impossibile continuare. E così me ne sono andato. Ho alle spalle alcuni matrimoni dai quali sono uscito e anche in questo caso posso utilizzare l’analogia del divorzio. Quei matrimoni sono finiti e ne sono felice, è stata una cosa buona e sono davvero felice anche del divorzio dai Pink Floyd. Sì, è vero, è rimasto qualche rancore e allora? Non c’è nulla che si possa fare a riguardo”.



ROGER WATERS CONTRO I PINK FLOYD: “LE PERSONE NON CAMBIANO”

Nessuna possibilità di rivedere insieme Roger Waters e i Pink Floyd. Il rancore del passato, infatti, c’è ancora e l’ex leader del gruppo afferma di essere sicuro di non poter tornare sui propri passi. “Non si possono superare questi rancori – ha spiegato Waters – non si possono cambiare le persone. Le persone sono come sono e fanno ciò che vogliono fare. Quindi no, penso proprio che non si possano cambiare”., ha poi concluso. I fans più nostalgici dei Pink Floyd, dunque, dovranno rassegnarsi: l’ex leader, paroliere e ideatore delle tematiche da cui sono nati alcuni degli album più celebri del gruppo come The Dark Side of the Moon, Animals e The Wall non ha alcuna intenzione di tornare ad amare gli altri componenti dei Pink Floyd.