Roma, pestaggi nel parco della Cacciarella la notte del 10 dicembre scorso ai danni di 6 giovanissimi: il gip del Tribunale per i Minorenni della Capitale avrebbe disposto la misura della libertà vigilata a carico di un 14enne (13 anni all’epoca dei fatti, quindi non imputabile) già accusato di tentato omicidio e rapina. Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui il giudice avrebbe rilevato che l’azione del ragazzo, in concorso con altri, sarebbe da ascrivere ad un “puro esercizio di violenza senza alcun motivo“.



Le aggressioni si sarebbero consumate in tre diverse fasi e due delle vittime avrebbero riportato gravi lesioni. Allora il minore in questione aveva 13 anni ed era stata emessa una sentenza di non luogo a procedere. Per il gip, però, l’adolescente sarebbe socialmente pericoloso e per questo sarà sottoposto a una serie di prescrizioni: divieto di frequentare soggetti con precedenti penali e di uscita in determinate ore del giorno. Inoltre, riferisce lo stesso quotidiano, dovrà seguire percorsi di recupero.



Roma, pestaggi in un parco ad opera di una baby gang

Secondo quanto ricostruito dal gip, riporta Il Corriere, la notte del 10 dicembre scorso il 14enne avrebbe agito ai danni di altri 6 ragazzi insieme ad un gruppo di almeno 10 adolescenti. Uno scenario da “baby gang“, stando a quanto emerso, di cui sarebbe il più piccolo.

Finora, sarebbe anche l’unico individuato, riconosciuto da alcune delle vittime attraverso le fotografie. Interrogato dagli inquirenti, il minorenne avrebbe detto invece di non ricordare nulla di quella sera di pestaggi a Roma iniziata intorno alla mezzanotte. Le aggressioni sarebbero scattate senza motivo, all’improvviso e cogliendo le vittime di sorpresa. I primi ad essere assaliti, due ragazzi che, dopo essere stati feriti, avrebbero guadagnato una via di fuga scampando forse a conseguenze ben peggiori. Poco dopo, una seconda aggressione contro altri due giovani gettati a terra, picchiati con calci, pugni e persino con un bastone. Entrambi avrebbero riportato fratture al naso. La terza aggressione della notte sarebe avvenuta a breve distanza, avrebbe rilevato il gip, come se chiunque avesse la sfortuna di incrociare la strada della baby gang sarebbe stato aggredito senza un preciso movente.