E’ stato oscurato dalla Procura di Roma un sito internet frequentato da migliaia di persone che avevano intenzione di suicidarsi, un sito accusato di fatto di istigazione al suicidio. Come riferisce l’edizione online di Tgcom24, all’interno del portale web vi erano circa 17mila iscritti provenienti dall’Italia ma anche da altre parti del mondo “tutti legati – come hanno fatto sapere gli investigatori dopo aver ordinato l’oscuramento – dall’interesse nel trovare supporto per suicidarsi”. Fra coloro che erano presenti sul portale vi erano anche alcuni che fornivano delle indicazioni su come morire tramite l’assunzione di una sostanza tossica, evento che purtroppo riporta alla mente i recenti fatti di due giovani di soli 19 anni che avevano deciso di togliersi la vita ingerendo un preparato a base di nitrito di sodio.
Proprio a seguito di quelle tragedie le forze dell’ordine hanno aperto un’indagine che ha portato al blocco web di queste ore. Chi si iscriveva alla piattaforma riceveva un ‘supporto’ online attraverso della chat in cui venivano fornite indicazioni utili su come morire attraverso il nitrito di sodio, sostanza che si trova in libera vendita e che se ingerita in quantità importanti diventa tossica e porta alla morte bloccando il trasporto di ossigeno.
SITO DI ISTIGAZIONE AL SUICIDIO OSCURATO: PROSEGUONO LE INDAGINI
Dalle indagini è emerso che i due giovani che si sono suicidati erano entrambi iscritti ad un sito web frequentato da una persona che offriva consulenza sul comportamento da tenere prima dell’estremo gesto, quindi il supporto farmacologico e la dieta da intraprendere, di modo che una volta inalata la sostanza nociva, questa non venisse rimessa. Lo sconosciuto accompagnava le sue vittime fino agli istanti prima di morire, senza mai provare a convincerli a desistere dal suicidio e a ripensarsi, e sembrava in qualche modo invogliarli a togliersi la vita. Al momento il sito è oscurato in Italia e le indagini stanno proseguendo per cercare di capire quanti sono e chi sono i soggetti coinvolti.