Lo scorso 15 marzo scrivemmo, dopo il 59esimo autobus Atac andato in fiamme dal 2016, che l’emergenza a Roma era ai limiti del “ridicolo”: da quel giorno ne sono passati tanti altri ancora di mezzi della Capitale in fiamme che addirittura abbiamo perso il conto (ma siamo certi che i cittadini romani non glien’è sfuggito manco uno), fino agli ultimi due episodi tremendi delle ultime ore. Due autobus in fiamme nel giro di pochissime ore hanno svegliato la città di Roma ancora una volta con l’emergenza “perenne” degli incendi misteriosi dei mezzi pubblici nella Capitale: il primo in piena notte nella rimessa Atac di Via Candoni alla Magliana e il secondo invece in piena mattinata di domenica con bus della linea 80 in fiamme a Porta di Roma, tra Via Carmelo Bene e Via Ernesto Calindri. Con una nota l’Azienda Trasporti – già alle prese con il doppio caos debito e noleggi di mezzi sbagliati – annuncia che «Ieri sera, intorno alle 22.30, un uomo si è introdotto, dal campo nomadi adiacente, nello stabilimento Atac di Magliana, in via Candoni, e ha dato alle fiamme un bus dismesso destinato alla rottamazione». La dinamica del primo incendio di giornata è stata ricostruita con le immagini della videosorveglianza interna alla rimessa: ancora l’Atac, «è stata ricostruita visionando le immagini di videosorveglianza. Atac ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che hanno attivato le indagini per identificare l’uomo, e i vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio. Non ci sono state conseguenze per le persone né danni ulteriori».
EMERGENZA PERENNE BUS ATAC: 2 NUOVI INCENDI
Il primo incendio dunque viene derubricato come doloso, ma sul secondo tornano i vecchi “spettri” già troppe volte visti a Roma in questi anni di gestione Raggi della Capitale: alle 11.10 con cause ancora tutte da accertare, una nube di fumo nero si è alzato sul cielo di Roma dopo che un autobus in Via Carmelo Bene ha iniziato ad emettere pericolose fiamme dall’interno. Vigili del Fuoco intervenuto e passeggeri fatti evacuare, non ci sono stati per fortuna feriti ma resta il solito imbarazzo per una situazione che va avanti ormai da troppo tempo. Già lo scorso 23 maggio, dopo un principio di incendio in una mini-bus Atac elettrico, l’Azienda aveva lanciato un comunicato divenuto subito “boomerang” e vittima di ironie sul web: ecco che oggi, praticamente, viene ribadito lo stesso messaggio che recita «dall’inizio del 2019 ad oggi sono stati registrati 11 casi di principi di incendio, meno della metà dei 25 casi accaduti nello stesso periodo del 2018, malgrado il parco mezzi sia un anno più vecchio». Come se “solo 11 incendi” a dei bus-mezzi pubblici siano qualcosa di cui “festeggiare”..