Virginia Raggi deve andare a casa: questo il giudizio di Roberto Gualtieri. Il candidato sindaco del Pd a Roma, intervenuto a margine di un intervento al parco di Tor Marancia, ha commentato così l’addio al M5s di altri quattro consiglieri: «La Raggi si deve dimettere, ha perso 10 consiglieri in cinque anni, con oggi sono 19. Permettetemi anche di dire che apprezza la coerenza del percorso dei quattro consiglieri che hanno lasciato il M5s,sulla base anche di una constatazione di un’inefficienza amministrativa e di una chiusura politica realizzata da questa sindaca e da questa giunta».



«Oggi la sindaca oggi ha 19 consiglieri, non ha la maggioranza: le chiederemo di dimettersi e siamo pronti a votare la sfiducia», ha aggiunto Roberto Gualtieri: «Constatiamo che a Roma c’è una paralisi amministrativa, il Comune non è in grado di aprire un parco. La maggioranza perde i pezzi perché ha fallito politicamente, tanti consiglieri misurano concretamente questo fallimento amministrativo». (Aggiornamento di MB)



ROMA, 4 CONSIGLIERI LASCIANO IL M5S

La rottura tra Conte e Grillo a livello nazionale, ma non solo: il M5s deve fare i conti con una spaccatura degna di nota a Roma. La sindaca Virginia Raggi ha infatti perso altri pezzi di maggioranza: quattro consiglieri hanno detto addio al Movimento 5 Stelle. Si tratta di Donatella Iorio, Marco Terranova, Enrico Stefano ed Angelo Sturni.

I quattro ormai ex grillini hanno dato vita a un nuovo gruppo, “Il piano di Roma”, e non sono mancate le bordate contro la Raggi. Intervenuto ai microfoni dell’Ansa, il consigliere Stefano ha spiegato che non si tratta di un ragionamento elettorale, ma è un percorso iniziato da un anno: «Ci siamo sentiti di prendere le distanze da un modo di fare che ci ha esasperato. Se ho parlato con la Raggi? No, è abbastanza complicato parlare con Raggi. Sono secoli che ormai non si riesce».



M5S, É CAOS ANCHE A ROMA

Una brutta batosta per il M5s a Roma, considerando che la Raggi non ha più la maggioranza. E l’opposizione è già in pressing: Fratelli d’Italia è pronta a promuovere il voto di sfiducia. Un terremoto che non serviva alla prima cittadina in vista delle amministrative in programma nei prossimi mesi, considerando che già la rottura tra Conte e Grillo danneggia parecchio la sua corsa. Intervenuto a Adnkronos, il politologo D’Alimonte ha spiegato: «Gli avvenimenti attuali non possono che danneggiare le chance della Raggi. La Sindaca parte con gradimento basso, in tutti i sondaggi». Il professore ha evidenziato inoltre che le sue possibilità non rosee di andare al ballottaggio si riducono ulteriormente, mentre crescono le chance di Gualtieri e Calenda: «Il ballottaggio se lo contenderanno Michetti senza dubbio da un lato e Gualtieri o Calenda dall’altro. Ma la Raggi è sempre meno probabile ci arrivi».