Il 18enne tunisino che avrebbe ucciso con un pugno il pittore-artista di strada Umberto Ranieri sarebbe stato tradito da dei semi di girasole: secondo quanto riportato dai Carabinieri all’Adnkronos, sul luogo del delitto sono stati ritrovati dei semi di girasole che erano venduti solo da un commerciante della zona. Grazie alle telecamere di sorveglianza e alle varie analisi si è riusciti a ricostruire l’intera assurda vicenda: alcuni ragazzi stano consumando una bustina di semi quando Ranieri avrebbe chiesto loro di non sporcare la strada. Da questa richiesta sarebbe poi nata la lite all’interno della quale il pugno fatale sferrato da un 18enne tunisino ha di fatto ucciso il pittore facendogli sbattere la testa per terra. i Ieri mattina i Carabinieri hanno arrestato il ragazzo che è stato accompagnato nel carcere di Regina Coeli con l’accusa di omicidio preterintenzionale. (agg. di Niccolò Magnani)



ARRESTATO 18ENNE TUNISINO

Svolta nel caso dell’omicidio di Umberto Ranieri, l’artista di strada aggredito a Roma, e morto lo scorso mese di marzo. In base a quanto riportato dall’agenzia Ansa, sarebbe stato fermato un ragazzo di soli 18 anni di origini tunisine. Secondo gli inquirenti il giovane magrebino sarebbe il responsabile della morte del pittore, e di conseguenza è stato arrestato. Ranieri era deceduto nella capitale il 17 di marzo, dopo che era stato colpito con un pugno al volto: cadendo a terra ha sbattuto violentemente la testa, ed è morto poche ore dopo il ricovero. Sul caso è stata immediatamente aperta un’indagine da parte dei carabinieri della compagnia Casalina, e per più di tre lunghi mesi non si è riuscito a trovare il responsabile. Le forze dell’ordine si erano comunque immediatamente indirizzate verso una compagnia di giovani di largo Preneste, la zona dove appunto Ranieri è stato ammazzato.



ROMA, ARTISTA UCCISO CON UN PUGNO

Pare che alla base del folle gesto vi fosse un richiamo da parte dello stesso artista di strada nei confronti di alcuni giovani, invitandoli a non sporcare per terra mentre mangiavano. Evidentemente tali parole non sono andate a genio al 18enne di cui sopra, che ha reagito sferrando un pugno al povero Ranieri. J.M.A., queste le iniziali del ragazzo arrestato riportate dai colleghi di Leggo, è un classe 2001 con cittadinanza italiana acquisita di recente, ed è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Al presunto responsabile gli inquirenti sono giunti tramite le testimonianze di alcuni presenti in zona al momento dell’aggressione, ma anche e soprattutto grazie all’acquisizione dei filmati delle numerose videocamere di sorveglianza presenti in zona. Inoltre, sono stati analizzati circa 70000 record di telefonate e messaggi vari, che i ripetitori installati attorno a largo Preneste hanno registrato al momento dell’omicidio. Infine, le forze dell’ordine hanno tenuto sotto stretto monitoraggio anche i social media.

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