Una tregua è stata siglata oggi a Roma tra il sindaco Virginia Raggi e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in merito all’emergenza rifiuti che ha bloccato la Capitale: «Sui rifiuti di Roma è andata bene, finalmente il piano parte», ha spiegato il Governatore dopo il vertice con la sindaca e il Ministro dell’Ambiente Costa (nel pomeriggio la Raggi incontrerà anche il premier Conte per dirimere le fasi dell’operazione). «C’è la disponibilità della Regione ad aumentare i giorni per procedere alla raccolta straordinaria. C’è tutta la capienza degli impianti, una cosa importantissima, per cui i rifiuti a terra non rimarranno», annuncia Costa spiegando come la strategia comune tra Regione e Comune finalmente darà il via libera alla raccolta dei rifiuti che abbondano sulle strade di Roma da settimane. «C’è stata una ampia concertazione per soluzioni di breve periodo, che chiaramente sono quelle che prevedono un aumento dei conferimenti negli impianti esistenti, le capienze sono state liberate, Ama si impegnerà in breve tempo a ripulire con turni straordinari recuperando residui a terra derivati dal fermo di alcuni impianti e la manutenzione di altri» ha ribadito la sindaca all’uscita del vertice che ha visto presente anche il vicepremier Luigi Di Maio. Al momento la soluzione nell’immediato prevede l’invio all’estero dei rifiuti – «negoziare con Paesi stranieri dell’Ue per poter conferire i rifiuti in surplus» – ma servirà solo per coprire l’emergenza e non per risolverla: per questo, spiega Costa, «Questa è una soluzione che serve per arrivare alla realizzazione degli impianti. Altrimenti inseguiremmo sempre, a costi eccessivi, una criticità spostandola sull’estero».
RAGGI “CERCARE SITI ALL’ESTERO”
In giornata è previsto in Campidoglio un vertice tra il sindaco di Roma Virginia Raggi, i vertici di Ama e i sindacati per affrontare da vicino la grave emergenza rifiuti che attanaglia la Capitale ormai da mesi: «Da inizio giugno, da quando gli impianti di Malagrotta sono andati in manutenzione, Ama ha lavorato con turni straordinari, i lavoratori si sono messi a disposizione h24 e li ringrazio. E’ un momento di grandissimo lavoro, non ci fermiamo, sicuramente questa apertura di altri siti regionali è fondamentale come altrettanto lo è il lavoro che stiamo facendo per trovare dei siti di destinazione all’estero» ha spiegato ai cronisti fuori dal Campidoglio la sindaca prima di entrati stamani. L’emergenza spazzatura riempie le prime pagine di molti quotidiani anche all’estero con la città più bella del mondo costretta da una gestione quantomeno discutibile non solo negli anni precedenti alla giunta Raggi ma proprio durante questa ultima legislatura. L’azzeramento del Cda, lo scontro tra Comune e Regione Lazio e non da ultimo lo scontro “interno” al M5s – come spiega oggi il Corriere della Sera tratteggiando una situazione da separata in casa per la sindaca di Roma – non hanno fatto che aumentare il senso di crisi già dovuta agli incendi nei centri rifiuti TMB e alla mancanza di personale in Ama.
CAOS RIFIUTI A ROMA: IL “CONSIGLIO” DI AMA
«Oggi Ama ci darà i dati per quanto riguarda l’apertura degli altri siti regionali, quindi capiremo se questi flussi sono partiti. Su tutto il resto mi sembra di aver dimostrato chiaramente che alcuni impianti non sono stati aperti da subito come prevedeva l’ordinanza» replica ancora la Raggi dopo le accuse della Regione Lazio e del Governatore Zingaretti di non saper gestire l’emergenza rifiuti. La Giunta regionale ha approvato pochi giorni fa una ordinanza in cui dà il “diktat” di aumentare i volumi di rifiuti della Capitale ricevuti dagli impianti regionale per poter ripulire la città. Oggi sul Blog delle Stelle il M5s prova l’affondo contro il Governatore e accusa «È ora di dire basta. Roma e i romani non possono essere ostaggio di un personaggio come Zingaretti che utilizza le istituzioni che presiede per meschini giochi politici. Da oltre un mese Roma aspetta l’ordinanza regionale che consenta ad Ama di portare i rifiuti negli impianti di smaltimento. Solo ieri, messo alle corde, Zingaretti ha diramato l’ordinanza. Ma si tratta di un’ordinanza INAPPLICABILE». Proprio per contestare l’ordinanza di Zingaretti, la Raggi si era recata di persona con una diretta Facebook presso il sito di Rida facendo vedere che era ancora chiuso e non poteva servire all’ordinanza di Zingaretti: si è dimostrato però un autentico autogol visto che quel sito non rientrava nell’ordinanza firmata dalla Regione Lazio, rivelando l’ennesima gaffe della sindaca. Non da ultimo, altra polemica sta esplodendo sull’Ama dopo il “consiglio” dato dalla presidente dell’azienda Luisa Melara: «È mio preciso dovere pertanto, a nome del neo costituito Cda dell’Azienda, informare i cittadini di questa persistente difficoltà ed appellarmi al senso civico di tutti per fare innanzitutto prevenzione, contenendo al massimo la produzione di rifiuto tal quale, separando tutti i materiali riciclabili e utilizzando correttamente i contenitori con capienza residua. A tutti gli stakeholder rivolgo il mio appello di massima collaborazione e senso di responsabilità verso la collettività in quanto ciascuno costituente un necessario anello della catena della efficienza ed efficacia del ciclo dei rifiuti e del piano di superamento delle criticità in atto». Insomma, cari romani, “sporcate di meno che la situazione è grave”: dietro questo “consiglio” già diverse e innumerevoli sono le critiche partite dagli stessi cittadini di Roma, esauriti per una situazione che non vede ancora soluzione a stretto giro.