Un italo-capoverdiano in provincia di Roma ha dato fuoco alla compagna al culmine di una lite avvenuta nella loro casa. È quanto accaduto nella notte tra il 15 e il 16 marzo in via Carlo Pirzio Biroli, nel quartiere di Due Ponti. I due, come riportato da Il Messaggero, stavano discutendo quando il quarantacinquenne prima ha iniziato a picchiare la donna, poi le ha cosparso il volto di l’alcol e ha appiccato le fiamme con un accendino. Il tutto è accaduto in pochi secondi. Mentre lei urlava chiedendo aiuto, lui la insultava: “Non sei ancora morta?“, le avrebbe detto, come riportato dal Corriere.
Ad allertare le forze dell’ordine sono stati i vicini di casa della coppia capoverdiana, che hanno udito le urla della vittima che era scappata in strada e hanno tentato di soccorrerla, accogliendola nella propria abitazione. Al loro arrivo, i Carabinieri hanno rinvenuto soltanto la donna avvolta dalle fiamme, mentre il compagno stava tentando di fuggire a piedi. I militari l’hanno bloccato poco lontano dalla sua abitazione e arrestato. L’accusa è quella di lesioni personali permanenti, ma il quarantacinquenne rischia anche il capo di imputazione di tentato omicidio. Peraltro, ha poi dichiarato: “Non ti preoccupare, appena esco finisco il lavoro“.
Dà fuoco alla compagna dopo lite: come sta la vittima
Le condizioni di salute della vittima sono molto gravi. Dopo che l’uomo ha dato fuoco alla compagna, al culmine di una lite, quest’ultima è stata soccorsa prima dai vicini di casa, che hanno cercato di estinguere le fiamme con delle coperte, poi dagli operatori sanitari giunti sul posto in virtù della segnalazione.
La quarantenne capoverdiana, come riportato da Il Messaggero, è stata portata in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio, dove si trova attualmente ricoverata con ustioni di terzo grado al volto e alle spalle: sta lottando tra la vita e la morte. La prognosi resta riservata, ma i medici del centro ustioni stanno facendo il massimo per evitare il peggio. Le ferite riportate a causa delle fiamme sono ad ogni modo terribili: è inevitabile che rimarrà sfigurata al viso e nel corpo.