Dopo i bus “turchi”, le divise dell’Atac fatte in Cina. Nuove polemiche a Roma sull’amministrazione guidata da Virginia Raggi, volto di spicco del Movimento 5 Stelle, poco intenta a tutelare il Made in Italy secondo La Verità. Come spiegato da Stefano Graziosi, il vestiario dei lavoratori dell’azienda del trasporto pubblico romano è stato dato in appalto a una società lombarda: contratto da 12 milioni di euro. Ma non è tutto qui: in Gazzetta ufficiale, è stato messo in risalto che il Paese di origine del prodotto o del servizio è «di origine extracomunitaria: Cina, Bangladesh, Tunisia». Scelta che mal si sposa con la promessa fatta dal Movimento 5 Stelle – in particolare da Virginia Raggi – di tutelare i prodotti italiani, dichiarando guerra contro la delocalizzazione della produzione industriale…



ROMA: DOPO I BUS “TURCHI”, LE DIVISE ATAC FATTE IN CINA

Come dicevamo, non è il primo caso per l’amministrazione grillina guidata dalla Raggi. Come ricordato dai colleghi de La Verità, un anno fa l’azienda del trasporto pubblico romano aveva appaltato la fornitura di 227 autobus all’Iia (Industria italiana autobus), saltata nel 2019 dal produttore turco Karsan. Quest’ultimo ora possiede importanti quote azionarie dell’impresa, anche se l’esperienza capitolina non è stata delle migliori. Sono stati infatti rilevati danni o difetti in decine di mezzi di trasporto, «un bus su quattro ha avuto problemi ed è dovuto finire sotto gli attrezzi degli operai». Malfunzionamenti che spinsero la stessa impresa turca ad assumere una squadra di tecnici esterni «per aggiustare la fornitura in garanzia»…

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