La Roma non ci sta e passa all’attacco: il rinvio della partita fra Juventus e Napoli, terza giornata d’andata del campionato di Serie A 2020/2021, ha letteralmente mandato su tutte le furie il club capitolino. In origine, infatti, il match era stato calendarizzato per mercoledì 17 marzo, ma, dopo un accordo raggiunto tra bianconeri e partenopei, è stato procrastinato al prossimo 7 aprile. Una scelta che, per l’appunto, ha suscitato la reazione immediata della compagine giallorossa, impegnata giovedì a Kiev, nella gara di ritorno di Europa League contro lo Shakhtar Donetsk e, dunque, con pochi giorni a disposizione per recuperare energie in vista dell’impegno all’Olimpico del 21 marzo, proprio contro gli uomini di Gattuso.
Va da sé che gli azzurri giungeranno nella Capitale con una condizione fisica diametralmente opposta a quella dei ragazzi di Fonseca, provati dal match europeo e dalla trasferta in landa ucraina. Così, l’amministratore delegato della Roma, Guido Fienga, ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere alla Lega Serie A, in modo da ottenere spiegazioni relativamente a questa decisione penalizzante per Veretout e compagni.
ROMA: “RINVIO JUVE-NAPOLI, NOI PENALIZZATI”
La Roma, nella sua missiva ufficiale, ha ricordato innanzitutto come sia possibile l’accordo fra due squadre per il recupero di una partita, ma questo deve avvenire “almeno 15 giorni prima della data nella quale dovrebbe disputarsi la gara. Quali sono le idonee motivazioni di interesse sportivo alla base della decisione?”. Secondo i giallorossi la scelta è “priva di giustificazione, salvo quella implicita di favorire il calendario del Napoli, consentendo ai campani maggior tempo di preparazione per la sfida successiva e un risparmio dei calciatori (alcuni peraltro sotto diffida)”. Fienga sottolinea pertanto come, “in assenza di chiare motivazioni sportive, la decisione appaia assunta con il solo intento di fornire un ingiusto quanto pacifico vantaggio al Napoli a discapito della Roma, con evidente condizionamento del regolare esito del campionato. Vanno adottati opportuni provvedimenti correttivi, oppure, in caso contrario, ci riserviamo ogni azione a tutela della società, degli azionisti e dei tifosi nelle sedi più opportune”. Ora, tra la Roma e la Lega Serie A, è guerra aperta.