IL DRAMMA A PORTA PORTESE
Due anziani abbracciati in un ultimo estremo atto di affetto: il dramma scoperto negli scorsi giorni a Porta Portese (Roma) dai vigili del fuoco viene riportato oggi da “Il Messaggero”. È la storia di Raul, 72enne morto in casa dopo un malore che lo ha stroncato, e di Giuseppe, 77enne e suo compagno nella vita: questi ha tentato di chiamare aiuto ma facendo fatica a camminare da tempo ormai non è riuscito a staccarsi dall’abbraccio del compagno e neanche a gridare dato che pure in lui è sopraggiunto un malore.
Come spiegano le autorità intervenute sul posto – un appartamento di via Giovanni da Castelbolognese a Porta Portese – è solo grazie alla chiamata di un loro conoscente che si è venuto a sapere cosa stava avvenendo da ore in quel drammatico ultimo abbracciato: i vigili del fuoco li hanno trovati così infatti, Raul deceduto e il compagno Pippo in fin di vita, trasportato subito d’urgenza all’ospedale. Lo stesso “Messaggero” parla di un malore dovuto alla positività del Covid-19, ma saranno l’autopsia sul cadavere e gli esami all’anziano ricoverato a confermare o smentire tale ipotesi: le stesse fonti riportano della positività di entrambi al tampone per Sars-CoV-2.
77ENNE LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE
«Raul l’avevo visto una settimana fa, Giuseppe, invece, dall’inizio della pandemia si era rinchiuso in casa» racconta una delle vicine al “Messaggero” parlando della storia di Raul e Pippo, conviventi da una vita nella palazzina di Porta Portese. «Ho sentito come delle martellate ma all’inizio non ho capito di cosa si trattasse, poi mi sono affacciata e ho visto che stavano entrando al secondo piano medici e carabinieri. Un dispiacere enorme», racconta un’altra condomina quando sabato scorso le forze dell’ordine fanno irruzione nell’appartamento scoprendo la scena drammatica. In tanti piangono in quel condominio, dispiaciuti anche di non essersi accorti prima della tentata richiesta di aiuto di Giuseppe che con voce flebile provava a chiamare soccorsi: da un primo esame medico, Raul è morto per arresto cardiocircolatorio, anche se sarà l’autopsia a chiarire del tutto cosa ha scatenato il suo malore. Nell’appartamento i paramedici hanno fatto molta fatica a muoversi per le condizioni non ottimali e i tanti oggetti presenti: hanno impiegato diverso tempo per riuscire a trascinare Giuseppe fuori e trasportarlo d’urgenza al San Camillo di Roma. È purtroppo in condizioni molto gravi.