José Mourinho è stato squalificato per due turni: questa la decisione del Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea nei confronti dell’allenatore della Roma, che dovrà anche pagare una ammenda da 20 mila euro, per quanto accaduto in occasione del match contro l’Hellas Verona. Lo scorso sabato pomeriggio allo Stadio Olimpico, infatti, il tecnico portoghese si è scagliato contro l’arbitro Luca Pairetto per alcune sue scelte arbitrali, mimando il gesto del telefono e proferendo alcune frasi offensive.



Un comportamento che il Giudice Sportivo ha ritenuto inammissibile. È per questa ragione che lo Special One non siederà sulla panchina giallorossa in occasione delle gare contro lo Spezia e contro l’Atalanta. Non è, tuttavia, l’unico. Ad essere stati sanzionati sono stati infatti anche i preparatori Nuno Santos Stefano Rapetti, rispettivamente out per due ed una giornata (con 5 mila euro di ammenda), ed il general manager Tiago Pinto, squalificato addirittura fino all’8 marzo.



Roma, Mourinho squalificato per 2 turni: la decisione del Giudice Sportivo

Le motivazioni per cui José Mourinho, allenatore della Roma, è stato squalificato per due turni dopo il match contro l’Hellas Verona, sono state chiarite nella sentenza del Giudice Sportivo Gerardo Mastrandea. “Per avere, al 45° del secondo tempo, rivolgendosi al Quarto Ufficiale, indirizzato gravi insinuazioni al direttore di gara, nonché per essere entrato, all’atto del provvedimento di espulsione, sul terreno di giuoco con fare minaccioso contestando platealmente la decisione arbitrale; infine, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, per aver reiterato le suddette insinuazioni nei confronti del direttore di gara mentre cercava di trattenere il proprio direttore sportivo; recidivo”, si legge nel comunicato della Lega A.



Il general manager Tiago Pinto, invece, avrebbe “affrontato in maniera irruenta l’arbitro e, pur trattenuto dal proprio allenatore, indirizzato allo stesso gravi insinuazioni”, per poi scusarsi successivamente. Nuno Santos, invece, ha rivolto “espressioni gravemente insultanti al direttore di gara” nel secondo tempo. Infine, quanto a Stefano Rapetti, al 25° del secondo tempo, si legge, avrebbe “inveito pesantemente contro un componente della panchina avversaria, proferendo anche un’espressione blasfema”.