L’agghiacciante vicenda che ha per protagonista una neonata morta a Roma, si arricchisce di alcuni particolari. Ludovica, la mamma della bambina, si trova attualmente agli arresti domiciliari: l’ipotesi degli investigatori coincide con la soppressione volontaria della piccola, che al suo arrivo in ospedale presentava due fratture al cranio. La donna, italiana di origini scandinave, ha affermato di non essere a conoscenza della sua gravidanza, affermazione difficile da confermare “sulla fiducia”. Eppure, gli inquilini della palazzina presso la quale si è consumato il dramma non si ricordano del pancione della ragazza e, addirittura, chi l’ha incrociata pochi giorni prima della tragedia ha sottolineato la sua magrezza. L’autopsia, che sarà disposta dal pubblico ministero in settimana, al fine di comprendere che cosa sia successo alla neonata, che non ha neanche un nome, dovrebbe aiutare a fare luce su uno scenario davvero doloroso, anche per chi si limita a osservarlo dall’esterno. Ulteriori dettagli? All’interno dell’ascensore condominiale sono state rinvenute tracce di sangue da parte dei condomini. Inoltre, la nonna della piccola, in quei minuti concitati, ha allertato unicamente i soccorsi, senza rivolgersi ai vicini e senza bussare ad alcuna porta. Domani, mercoledì 22 gennaio, Ludovica sarà ascoltata dal pubblico ministero, al quale fornirà la sua versione dei fatti. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ROMA, NEONATA MORTA: MAMMA FERMATA PER OMICIDIO
Una giovane donna italiana, ma di origini svedesi, è accusata dell’omicidio della figlia appena nata. Sabato all’alba la ragazza, che aveva partorito in casa a Vitinia, vicino Ostia, con l’aiuto della madre, avrebbe chiamato i soccorsi affermando che la neonata si era fatta male cadendo. Ma le lesioni riscontrate sul corpo della neonata, che nel frattempo è stata subito ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Bambino Gesù di Roma, sarebbero risultate invece compatibili con segni di violenza fisica. Il cranio infatti, secondo quanto riportato da Repubblica, presentava una ferita che faceva pensare ad un forte colpo in testa. E quindi domenica 19 gennaio la donna è stata fermata. La bambina purtroppo non ce l’ha fatta: dopo due giorni di agonia è morta. Ora la madre, che era stata portata al Sant’Eugenio, è stata rilasciata e ora è ai domiciliari. Domani è prevista la convalida. Intanto i carabinieri indagano su quanto accaduto alla neonata.
ROMA, NEONATA MORTA: PICCHIATA DOPO PARTO IN CASA?
Partorisce in casa e colpisce a morte la bambina: questo è il sospetto di chi sta indagando sulla morte della neonata di Vitinia. Della vicenda si sta occupando il pm della procura di Roma Antonella Giammaria: vogliono anche capire se la ferita alla testa sia stata causata da una manovra sbagliata durante il parto. La donna, 28 anni, ai militari aveva comunque detto di non sapere di essere incinta. In lacrime avrebbe infatti affermato, stando a quanto riportato da Fanpage: «Non sapevo di essere incinta. Mia figlia è caduta per terra». I carabinieri di Ostia, intervenuti sul posto, avevano trovato la bambina avvolta in un asciugamano con ancora il cordone ombelicale attaccato alla placenta. La nonna sarebbe entrata in camera e avrebbe visto la figlia sul letto, mentre la neonata era a terra, quindi avrebbe dato subito l’allarme. Ma le indagini dovranno capire anche questo aspetto della vicenda.