Un omicidio suicidio è avvenuto ieri a Roma. Un avvocato in pensione di anni 76, Domenico Gentile, ha ucciso con un colpo di pistola la moglie, Patriza Greco (74enne), per poi rivolgere l’arma a se stesso. La vicenda è raccontata nel dettaglio dai colleghi de il quotidiano Il Messaggero, che raccontano di come lo stesso Gentile abbia lasciato un biglietto motivando il gesto: «Scusatemi sono stanco di vivere». Due colpi di pistola, uno alla moglie al collo, e poi uno alla tempia verso se stesso, ed è finito tutto. Una tragedia avvenuta al primo piano di un’abitazione sita in via Santi Cosma e Damiano, a Tomba di Nerone, sulla Cassia. Ad allarmare le forze dell’ordine, la figlia della coppia (residente a Milano), che non ricevendo più notizie dei genitori da diverse ore, la mattina di ieri ha appunto avvisato la polizia. Gli agenti si sono diretti verso la casa in questione assieme ai vigili del fuoco, che hanno poi forzato l’ingresso e fatto la macabra scoperta.
ROMA, OMICIDIO-SUICIDIO
I due cadaveri erano in camera, distesi sul letto, con i due fori di proiettile. L’avvocato deteneva regolarmente due armi, e per il duplice gesto ha usato una revolver 357 Magnum, una pistola devastante, ma secondo gli investigatori è molto probabile che l’uomo l’abbia usata proprio per essere certo di farla finita. Sul tavolino in salotto un foglio scritto dall’omicida-suicida, in cui si evidenzia la resa dell’avvocato. Nella mattina di ieri circolava la voce secondo cui i due si trovavano in condizioni economiche pessime, al punto da non riuscire più a pagare l’affitto con la pensione, e di conseguenza la decisione di farla finita. Ma è un’ipotesi da verificare, che stride in parte con il racconto di una vicina di casa: «Abitavano qui da anni. Una coppia modello. Sempre con il sorriso sia lui che la moglie. Ancora non ci posso credere». Le indagini sono in corso.