E’ stata sgominata una banda di ladri che spillava soldi alle persone presentandosi alla porta come dipendenti dello Ior, la banca della Chiesa, vestiti da cardinali. Una gang che è stata in grado, con questo escamotage che era molto in voga soprattutto negli anni ’80 e ’90, di portare a compimento almeno 20 truffe nella capitale, così come documentato dai militari della Compagnia Roma Centro, per un valore di quasi 1.7 milioni di euro. La banda si trovava presso un bar di Centocelle per pianificare i raggiri, andazzo che è andato avanti fino a ieri mattina, quando la Procura ha arrestato cinque persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di molteplici reati di truffa, rapina e furto aggravato.



Il leader del sodalizio è ritenuto essere, come scrive il quotidiano Il Messaggero, Lucio Cesaroni, di anni 58 (di Corcolle), che in un’intercettazione agli atti se la rideva «Come fanno i carabinieri ad arrestamme a me, io sono extraterritoriale». Per lui sono scattati i domiciliari mentre per gli altri quattro membri della gang, tutti di età compresa fra i 62 e i 75 anni, è stato disposto l’obbligo di firma in caserma.



TRUFFATORI VESTITI DA CARDINALI PRESI A ROMA: TRUFFE SCATTATE NEL 2017

Un’operazione che era stata partorita addirittura nell’estate del 2017, dopo che due albergatori avevano denunciato di aver subito un raggiro da 20 e 75mila euro, e lo schema era sempre lo stesso: i cinque si presentavano appunto come intermediari della Santa Sede o di una inesistente finanziaria del Lussemburgo, la Eurozone s.a., offrendo dei finanziamenti a delle condizioni vantaggiose senza richiedere particolari garanzie in cambio.

Per rendere il tutto più credibile, gli appuntamenti venivano organizzati nei pressi del Vaticano, e uno persino all’interno dell’università Gregoriana, approfittando del fatto che vi si può accedere liberamente. Il tutto era poi corroborato da altri eventuali incontri e scambi di email fino a che, ad un certo punto, il gruppo intascava il malloppo e spariva, risultando irreperibile.