Il preside di una scuola privata di Roma, l’Istituto San Gabriele, sarebbe stato picchiato dal compagno della madre di uno studente che era stato sospeso per aver usato un linguaggio volgare. Il fatto si sarebbe verificato lo scorso 15 marzo, come ricostruisce Ansa, e il dirigente avrebbe riportato traumi con una prognosi di 10 giorni. Il patrigno dell’allievo si sarebbe presentato a scuola subito dopo il provvedimento e avrebbe cercato di rintracciare il preside, Raimondo Pietroletti, che in quel momento sarebbe stato impegnato in una riunione.
Secondo la ricostruzione, il presunto aggressore avrebbe fatto irruzione nella stanza e avrebbe chiesto al dirigente di annullare la sospensione. Quest’ultimo lo avrebbe invitato alla calma, ma dalla violenza verbale l’uomo sarebbe passato a quella fisica scagliandosi contro il preside nonostante la presenza dell’altro figlio, un bimbo di appena 8 anni. Minacce e insulti avrebbero fatto da anticamera all’aggressione. “Piangevano il dirigente e il bambino“, hanno dichiarato alcuni genitori di alunni della stessa scuola. Ad intervenire sarebbero state alcune insegnanti che avrebbero poi lanciato l’allarme e chiamato soccorsi e forze dell’ordine.
Preside picchiato a Roma, ministro Valditara: “Ripristinare legalità”
Il caso del preside picchiato a Roma è l’ennesimo episodio di violenza che si consuma ai danni dei vertici di una scuola, docenti e dirigenti, per mano di un genitore. L’Istituto San Gabriele dove si è verificato il più recente episodio, reso ancora più grave dalla presenza di un minore che avrebbe assistito alla scena, è stato fondato nel 1929 e si trova nella zona nord della Capitale.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, riporta Ansa, ha commentato quanto accaduto il 15 marzo scorso nella scuola allargando il campo della riflessione a una situazione sempre pià critica su scala nazionale: “La ferma condanna dell’accaduto e l’augurio, con tutto il cuore, di pronta guarigione al dirigente non bastano perché chi aggredisce un lavoratore della scuola aggredisce l’istituzione stessa. È mio dovere, come ministro, portare avanti, con determinazione, come sto facendo quotidianamente, ogni misura utile a ripristinare la cultura della legalità e del rispetto a tutela di tutta la comunità scolastica“. Solidarietà anche dal coordinatore di Forza Italia Roma Nord, Stefano Peschiaroli, come riporta Il Messaggero: “Spero che gli inquirenti facciano luce sulla dinamica dei fatti. Aggredire un preside o un insegnante per aver messo una nota ad un alunno è un fatto grave che va condannato. Episodi di violenza che purtroppo stanno accadendo troppo spesso e hanno anche conseguenze negative nell’educazione delle giovani generazioni“.