E’ drammatica la testimonianza di Anastasia Kylemnyk, la 25enne fidanzata di Luca Sacchi, ucciso due sere fa con un colpo di pistola alla testa dopo una rapina. L’edizione online del quotidiano Il Messaggero riporta alcune parole della giovane, che ha visto morire il proprio compagno fra le sue braccia: «Gli ho tenuto la testa tra le mani per cercare di fermare il sangue che non smetteva di uscire». E ancora, «lo hanno ucciso come un cane». Subito dopo il colpo ricevuto, la ragazza ha chiamato i soccorsi e in seguito la madre: «Mamma corri – le parole della giovane, come da ricostruzione – è successa una cosa terribile, hanno sparato a Luca». Per venti minuti la giovane ha cercato di tenere in vita il povero Luca, ma quel colpo di pistola sparato a brucia pelo ha purtroppo colpito la testa, e per il 24enne romano non c’è stato nulla da fare. «Eravamo al pub – prosegue ancora Anastasia – stavamo attraversando la strada verso il parchetto ricostruisce la ragazza prima con i militari e poi con la madre quando mi sono sentita prendere lo zaino da dietro, ho sentito un colpo e sono caduta, quando mi sono ripresa Luca non si muoveva». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL CORDOGLIO DEGLI AMICI SU FB

Sul profilo Facebook di Luca Sacchi sono tantissimi i messaggi di addio lasciati in queste ore dagli amici. Il 24enne, morto ieri sera a Roma a causa di un colpo di proiettile alla testa nel tentativo di salvare la fidanzata Anastasiya Kylemnyk da una tentata rapina per mano di due presunti italiani, veniva chiamato “Luchè”. “Addio Luchè. È stato un piacere ed un onore conoscerti. E come ci si poteva aspettare da te… hai lottato fino alla fine. Sei un eroe. Ora potrai guardarci ed aiutarci a tutti noi da lassù.” Soprattutto ai tuoi genitori. Rimarrai sempre nei nostri ricordi ma ancor più importante nei nostri cuori come la grande persona che eri. Ancora non ci credo…”. Come riporta Il Mattino, è stato trovato un post tragicamente profetico pubblicato dal personal trainer sul suo profilo, che enunciava: “Se trovi un ladro in casa, con la nuova legge lo puoi guardare brutto se ti spara…”. Anche la cugina do Luca lo ricorda con un toccante messaggio. “Si, era mio cugino, il mio stronzetto. Un ragazzo che amava la vita e amava viverla con più leggerezza possibile.” E continua, come riporta Il Messaggero “Io non so in che mondo sei finito, ma so che sicuramente, è molto meglio di questo”. (Aggiornamento di Matteo Villa)



MORTE DI LUCA SACCHI: FUGGITIVI IN SMART SECONDO LA FIDANZATA

Luca Sacchi era “un ragazzo a posto, uno sportivo”: a parlare del 24enne morto a Roma in seguito ad un tentativo di rapina è stato il suo nutrizionista sportivo, intervenuto su Open. A differenza di alcuni testimoni che hanno messo in dubbio la rapina, il nutrizionista ha commentato: “non si tratta di un regolamento di conti o cose del genere”. La dinamica, tuttavia, come riporta RomaToday, è ancora tutta da definire mentre prosegue la caccia ai due uomini in fuga. Secondo la fidanzata della vittima, i due aggressori sarebbero fuggiti a bordo di una Smart mentre altre persone parlano di una fuga a piedi verso il parco. Il titolare del pub però, sarebbe convinto della presenza di un’auto: I clienti erano tutti dentro, stavano guardando la partita. Io ero al bancone. Abbiamo sentito il rumore del colpo, ho alzato la testa e ho visto una macchina che si allontanava a grande velocità. Mi pare fosse una Smart, ma non ne sono certo”. Secondo altri si tratterebbe di una Smart “bianca a quattro posti” e secondo qualcuno, la stessa auto sarebbe stata vista passare più volte nel quartiere la stessa notte. Il dubbio a questo punto è lecito: stavano cercando una coppia da rapinare o conoscevano il loro obiettivo? (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DUBBI SU RAPINA: LE TESTIMONIANZE

Sono numerose le testimonianze raccolte da Pomeriggio 5 in merito alla morte di Luca Sacchi, vittima di quella che sembra essere una rapina a scapito della fidanzata a Roma. A far avanzare dei dubbi è però una giovane che ai microfoni del programma di Canale 5 ha spiegato: “Ero fuori col cane e abbiamo visto un colpo di luce dal parco e l’urlo della ragazza, pensavo fosse un petardo, ci siamo spostati e abbiamo visto il ragazzo con la testa piena di sangue. Ho visto una moto passare con due caschi integrali”. Poi però, sulle reali cause ha aggiunto: “Non credo sia stata una rapina, è successo tutto troppo in fretta, forse c’era qualcuno appostato, possibile che nessuno abbia visto nulla? Come mai se stanno sempre con i cellulari in mano?”. A sua detta ci sarebbero stati anche dei ritardi nei soccorsi, anche se il proprietario del pub vicino ha negato parlando di soccorsi celeri. A parlare anche un uomo residente nella zona del delitto: “Stavo vedendo la tv e ho sentito uno scoppio, poi dopo 10 secondi ho sentito le urla e ho visto il panico. I soccorritori del 118 hanno cercato di rianimare il ragazzo e lì ho capito che la situazione era grave. Sono rimasto in casa a vedere come era la situazione”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

AMICI 24ENNE “UN’ESECUZIONE”, CACCIA A 2 UOMINI

In collegamento all’esterno dell’Ospedale San Giovanni di Roma, dove nelle passate ore è morto il giovane 24enne Luca Sacchi, in seguito ad un tentativo di rapina, giungono aggiornamenti direttamente dalla trasmissione Pomeriggio 5. Secondo l’inviato in diretta, gli amici di Luca avrebbero commentato l’accaduto definendolo addirittura “peggio di un’esecuzione”. “Uccidere per uno zaino è assurdo”, dicono. All’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale romano attualmente sono riuniti parenti e amici della vittima. Prima che morisse il padre di Luca aveva parlato con i giornalisti di Pomeriggio 5 asserendo: “Spero che i carabinieri acciuffino i due uomini”. Dopo la drammatica notizia del decesso però, la famiglia è rimasta chiusa nel proprio silenzio con molta poca voglia di parlare. Ad intervenire dall’esterno del pub, il proprietario Michele che alla trasmissione di Canale 5 ha commentato: “Da quello che ricordo, forse è entrata lei a prendere 2 bottigliette d’acqua e nel frattempo credo abbiano fatto un giro con il cane. Noi eravamo tutti dentro quando abbiamo sentito urlare e siamo andati fuori e abbiamo visto la scena cercando subito di aiutare come potevamo. Siamo usciti perchè abbiamo sentito le urla. Mi è sembrato di vedere una macchina che scappava ma io ero dentro…”, ha aggiunto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

“CACCIA A 2 ITALIANI”: FIDANZATA SOTTO CHOC

«Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa’. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l’altro aggressore che gli ha sparato alla testa»: questo – riportato da Repubblica – il racconto di Anastasia Kylemnyk, fidanzata del 24enne Luca Sacchi. Cordoglio per la morte del giovane personal trainer, con le autorità a caccia dei due responsabili: secondo quanto filtra, le forze dell’ordine sono sulle tracce di due italiani. Sgomento a Roma per il tragico omicidio del 24enne, incensurato e appassionato di Ju-Jitsu, con Matteo Salvini che chiede giustizia per la sua prematura scomparsa: «Carcere a vita per questi maledetti assassini, altro che “permesso premio.” Una preghiera per il povero Luca». Netta la presa di posizione di Giorgia Meloni: «Non è accettabile l’idea che nella Capitale d’Italia si possa essere aggrediti, derubati e infine uccisi con un colpo di pistola alla testa mentre si va al pub con la propria fidanzata. Roma vive da tempo una gravissima emergenza sicurezza ma questo non sembra importare a nessuno, a partire dalle Istituzioni che dovrebbero occuparsene. Il mio pensiero va alla famiglia di Luca e alla sua ragazza, Anastasia». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

RAPINA ROMA, LUCA SACCHI E’ MORTO

Non ce l’ha fatta Luca Sacchi: è morto il 24enne colpito in testa da uno sparo dai due rapinatori che lo stavano aggredendo mentre era assieme alla fidanzata: la storia che vi abbiamo raccontato qui sotto purtroppo ha un epilogo tragico e tremendo, con il ragazzo che subito ricoverato all’ospedale San Giovanni non è riuscito ad superare le gravissime condizioni subite negli attimi dopo l’aggressione. Continuano le indagini dei carabinieri per cercare di trovare i due criminali che hanno sparato senza pietà al ragazzo e colpito violentemente alla testa la sua giovane fidanzata, rubandole la borsa: secondo una prima testimonianza data da un’abitante della zona, vicina al locale Appio Latino, «Ero a casa ieri sera quando ho sentito uno sparo e una ragazza urlare. Chiedeva aiuto. Così mi sono affacciata ma non riuscivo a vedere nulla. Allora mio marito è sceso in strada. Qualcuno ha visto una moto con due persone con casco integrale andar via, altri hanno parlato di un’auto. E’ sempre stata una zona tranquilla, ora la paura è tanta». Le indicazioni che questa testimone assieme a quello che la povera ragazza sopravvissuta saprà dare agli inquirenti dovrebbero quantomeno incanalare le ricerche per scovare i due rapinatori.

SPARO IN TESTA AD UN GIOVANE CHE DIFENDEVA LA FIDANZATA

È gravissimo il ragazzo 25enne che provato a reagire ad una rapina per difendere la fidanzata nel pieno del quartiere Appio-Caffarella a Roma questa notte attorno alle 23.30: gli hanno sparato in testa come “reazione” a quella ribellione mostrata dal giovane preso di sorpresa mentre stava dirigendosi verso un locale nella zona Appio, nei pressi della stazione Colli Albani della Metro A assieme alla fidanzata, una 24enne di origini ucraine. Secondo le prime informazioni fatte circolare sui media dagli inquirenti, il ragazzo stava trascorrendo una tranquilla serata in compagnia della sua ragazza quando due uomini si sono avvicinati e hanno colpito la ragazza alla testa con un oggetto contundente prima di rubarle lo zaino. A quel punto il 25enne avrebbe reagito e per questo motivo i due rapinatori gli hanno sparato senza pietà alla testa: al momento, dopo i soccorsi chiamati dalla ragazza sotto choc, il giovane è ricoverato al San Giovanni di Roma e sarebbe in pericolo di vita in gravissime condizioni. La 24enne ucraina ha invece riportato una forte contusione alla testa.

RAPINA A ROMA, GRAVISSIMO UN 25ENNE CHE HA PROVATO A REAGIRE

Secondo quanto spiegano gli agenti della Scientifica entrati in azione nel locale vicino al parco della Caffarella, il proiettile dello sparo ha infranto poi il vetro del locale ed è stato ritrovato stamane sul luogo dell’aggressione. Il pub in questione è il John Cabot di Via Teodoro Mommsen e la rapina alla fine è stata “solo” alla borsa della ragazza, tanto è bastato però per scatenare una tragedia del genere. Sul posto i carabinieri della compagnia Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Roma; sulla vicenda indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci. Secondo le prime indiscrezioni della Procura, si indaga su tentato omicidio e ovviamente si cercano i due uomini ancora non identificati (quantomeno a livello pubblico, mentre i certo la ragazza avrà lasciato qualche descrizione dei loschi figuri che hanno sparato al suo ragazzo).