Diritto di residenza a chi occupa abusivamente: la decisione del sindaco di Roma

Recentemente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato una direttiva comunale che permette di ottenere il diritto di residenza a chi occupa abusivamente le case popolari. Nello specifico, saranno i cittadini considerati fragili (ovvero disabili, over 65, richiedenti asilo e, più genericamente, chiunque sia seguito dai servizi sociali) a poter chiedere il diritto di residenza, ottenendo anche l’allaccio delle utenze domestiche nella casa occupata abusivamente.



Nello specifico, la legge italiana in merito al diritto di residenza nelle case occupate abusivamente non è riconosciuto, secondo l’articolo 5 del decreto Lupi. Chi occupa abusivamente non può, oltre che richiedere la residenza, allacciarsi ai servizi pubblici e partecipare alle graduatorie di assegnazione degli alloggi popolari per almeno 5 anni. Tuttavia, la norma prevede anche un’eccezione, ovvero la libera decisione del sindaco di derogare la norma in presenza per minorenni o persone meritevoli di tutela. Gualtieri ha commentato la decisione, aspramente criticata sia dalla sinistra che dalla destra, dicendo che sentiva “il dovere di tutelare quei diritti fondamentali garantiti dal riconoscimento della residenza” al fine di non spingere “ancora più nella disperazione chi vive ai margini”, secondo quanto riporta il Corriere dalla sera.



Simonetta Matone: “Gualtieri è inadatto al ruolo di sindaco”

Insomma, Roberto Gualtieri avrebbe deciso di concedere il diritto di residenza a chi occupa abusivamente le case popolari in condizioni di fragilità, per tutelare da un lato tutti i cittadini, e dall’altro “la legalità”. Tuttavia, attorno alla decisione le critiche non sono mancate e sono arrivate sia dalla destra che dalla sinistra. Maurizio Lupi, firmatario del decreto sull’occupazione abusiva delle case, ha detto che “concedere la residenza e l’allaccio alle utenze a chi occupa illegalmente le case non significa aiutare le famiglie fragili“, che invece necessiterebbero di “ricevere gli alloggi pubblici sistematicamente negati perché occupati abusivamente“.



Ancora più duro, invece, è stato il commento di Simonetta Matone, ex candidata al ruolo di vicesindaca di Roma e deputata della Lega, sulla decisione di concedere il diritto di residenza a chi occupa abusivamente le case popolari. “Gualtieri“, ha detto, secondo quando riporta il Corriere, “con un atto di maggioranza comunale pensa di violare una legga. È inadeguato al ruolo di sindaco“. La deputata si chiede se “i fragili in graduatoria sono di serie B?”. Gualtieri non avrebbe commentato nessuna delle critiche, procedendo a testa bassa, con il plauso di PD, Demos e Lista Zingaretti.