Nel pluripremiato da Eduscopio Liceo Cavour di Roma la preside Claudia Sabatano si è trovata a fare i conti con studenti che hanno trasformato l’ora di ricreazione in un vero e proprio far west senza regole tra chi lo sfrutta per rifocillarsi le forze con un buon pasto caldo consegnato alla porta dell’istituto dal raider di turno, chi sceglie di godersi un po’ di musica a tutto volume tra i corridoio, e chi invece si dedica ad una pausa sigaretta nei cortili in cui – almeno, sulla carta – è vietato tassativamente fumare: una situazione (in altre parole) veramente fuori controllo e che ha costretto la dirigenza del Cavour di Roma a diramare una drastica circolare per riorganizzare quei 60 minuti di ‘libertà’ concessi ai ragazzi. 



Gli episodi oggetto della delibera della preside sono diversi, ma è interessante partire da quello che può essere considerato il più grave in assoluto: il riferimento è ad una (presunta?) aggressione subita da un collaboratore scolastico che è stato colpito – a detta degli studenti involontariamente – con un sasso alla testa dopo aver fatto valere il divieto di fumare nel cortile del Liceo di Roma e che è finito in ospedale con – addirittura – una prognosi di 2 giorni.



La circolare della preside del Liceo Cavour di Roma: “Vietati fumo, casse musicali e delivery”

Ma al centro della circolare diramata da Sabatano non mancano neppure riferimenti agli altri episodi ‘selvaggi’ capitati al Liceo Cavour a partire dalle reiterate segnalazioni da parte di docenti e personale di “alunni – cita il Corriere – che durante l’orario scolastico hanno ordinato cibi consegnati dall’esterno” con le varie e note app di food delivery, utile a ribadire che si tratta di una circostanza “severamente vietata” sia per una questione di decoro istituzione, sia per “motivi di sicurezza alimentare”.



Similmente, con una seconda circolare la presidente del Cavour di Roma ha anche ricordato che durante la ricreazione è tassativamente vietato “l’uso di casse acustiche” per ascolta la musica “ad altissimo volume”, tanto che oltre ai docenti se ne sarebbero lamentati – con immancabile “minaccia di denuncia” – anche gli “abitanti limitrofi agli spazi scolastici”; che – si legge sempre nella circolare – in più occasioni hanno anche lamentato che dal “Giardino dei Giusti” interno all’istituto sale un costante “odore [di fumo]” che “penetra nelle dimore e negli studi professionali”.

Insomma, con due sole circolari l’obiettivo della preside del Liceo Cavour romano è quello di riorganizzare lo “spazio di autonomia riconosciuta agli studenti” trasformato in un momento per contravvenire impunemente a qualsiasi divieto scolastico; ma ovviamente la reazione degli studenti non è stata positiva e proprio in queste ore si sta organizzando un’assemblea nel corso della quale ragazzi e ragazze decideranno come muoversi nei confronti dei nuovi (o meglio, reiterati) divieti.