Scoppia lo scandalo affitti degli immobili del Comune di Roma. Ci sono casi incredibili, ma bisogna partire da un punto. C’è un tesoretto di un miliardo di euro per i canoni di locazione che l’amministrazione dovrebbe riscuotere per gli immobili concessi in affitto. Sono crediti nei confronti di persone che o non pagano o non hanno mai pagato. Il problema è 481 milioni di questa somma non sono più considerati esigibili, perché prima del 2011 nessuno aveva fatto nulla per mettere in sicurezza questi crediti. Quindi, queste somme sono ritenute irrecuperabili. Ad accendere i riflettori su questa assurda vicenda è il Corriere della Sera, che porta alla luce diversi casi. Come quello di un debito monstre di 237mila euro da parte di un inquilino che dichiara un reddito annuo di 98mila euro. Quindi, non sempre si tratta di persone indigenti.
C’è una signora che è subentrata alla zia nell’appartamento a pochi passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano. Percepisce 68mila euro l’anno, ma ha un debito col Comune di Roma di quasi centomila euro. Il motivo è lo stesso per gli inquilini morosi: visto che il Comune non fa la manutenzione, ma devono pagarla loro, ritengono di non essere tenuti a versare nulla.
AFFITTI MAI RISCOSSI E PREZZI ASSURDI
Nella lista degli inquilini che non pagano l’affitto al Comune di Roma c’è un titolare di alberghi a Capri e in Val d’Aosta che ha un alloggio popolare, così come un noto proprietario di una catena di supermercati che ha ville sparse tra Palermo e Trapani, ma pure una casa popolare a Roma. Ci sono poi persone con appartamenti in zone centrali come Piazza Navona, Lungotevere, Fori Imperiali, etc che pagano un affitto concordato a pochi euro. Ad esempio, a pochi metri da Castel Sant’Angelo c’è un uomo, subentrato all’anziana di cui era badante, che paga 42 euro al mese per un bifocale. Addirittura è in trattativa col Comune di Roma per l’acquisto. Del resto, è quella la linea intrapresa dalle ultime amministrazioni visto che non riescono a far cassa. Per dei magazzini di fronte alla stazione Termini fino all’anno scorso si incassavano 1,31 euro al mese, quindi quest’anno sono stati venduti, ma non si sa a quanto – precisa il Corriere della Sera – perché il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative non ha mai replicato alle richieste di informazioni.
ERRORI E CRIMINALITÀ
C’è poi un’altra questione oltre a quella degli affitti, quella degli errori nei dati catastali riportati sul sito del Comune di Roma, che in altri casi sono incompleti. Così un bilocale al secondo piano di Piazza Navona, che in realtà è al quinto piano di un altro civico, viene pagato 13,73 euro al mese. In queste maglie ovviamente si è inserita pure la criminalità. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, che cita inquirenti e forze dell’ordine, ci sono quartieri come San Basilio e Acilia dove i clan – come Spada, Bevilacqua e Moccia – organizzano “assegnazioni” di case popolari per gestire meglio traffico e spaccio di droga.