Dopo Napoli arriva Roma, e per domani si attendono nuovi scontri per coprifuoco e chiusure anche a Torino: la situazione è molto tesa, con gli ultimi giorni che ha visto tre settori parallelamente “in campo” per l’emergenza Covid. A livello sanitario la crescita preoccupante di contagi e ospedalizzazioni; a livello politico, lo scontro tra Regioni e Governo sul nuovo Dpcm (oggi in giornata l’annuncio delle ulteriori nuove strette); infine, il livello delle strade, dove commercianti, famiglie, lavoratori scendono in piazza per protestare contro il coprifuoco in Campania e nel Lazio, con l’aggiunta però di frange estreme tanto di destra (Forza Nuova e ultras) quanto di sinistra con i centri sociali. Un grande “caos” sul quale il Viminale dispiega ulteriori reparti di forze dell’ordine ma che non ha impedito gli scontri visti tra venerdì e sabato a Napoli e ieri sera a Roma (con pure il ritorno nelle piazze napoletane di nuove frange facinorose ancora stanotte, ndr). Da Piazza del Popolo fino a piazzale Flaminio e lungotevere delle Navi con fumogeni e lanci di petardi: così la situazione, documentata da diversi video choc di passanti e forze dell’ordine, nella Capitale rimasta sotto ferro e fuoco di 300 facinorosi inferociti contro le nuove chiusure paventate da Governo e Regione.



DOPO NAPOLI, CAOS ANCHE A ROMA PER IL COPRIFUOCO

Come già detto, bisogna sempre distinguere anche in questi casi la “presenza” nelle piazze per la protesta: i toni civili, seppur molto decisi a far sentire la propria voce di commercianti, operatori del turismo e famiglie, della prima parte della serata e poi la guerriglia vera e propria con frange criminali miste a ultras e partiti di estrema destra. Il “cocktail” è una miscela esplosiva che nella notte porta a bombe carte e petardi lanciati contro la polizia: ci sono fermi e alcuni lievi feriti dopo il corteo anti-coprifuoco sfilato per le vie del centro di Roma. Il tam-tam sui social – che in queste ore raggiunge anche Torino (Due le manifestazioni convocate domani: alle 20.30 in piazza Castello, l’altra alle 21 in piazza Vittorio Veneto) – ha proseguito per tutta la notte salvo poi “sciogliersi” il corteo dopo le 2. «Chi ci governa non ci ascolta, popolo italiano e piemontese ci dobbiamo riunire e essere uniti contro questa dittatura, contro questo coprifuoco e contro un possibile lockdown», è il messaggio apparso prima a Roma e poi a Torino sul quale indaga la Digos in queste ore.



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