Nuovi aggiornamenti sul ristorante Antico Caffè di Marte di Roma, finito nella bufera per lo scontrino da 429 euro a due turiste giapponesi. Il dibattito è stato molto acceso nelle ultime ore sui social network e giungono novità degne di note: secondo quanto riporta Repubblica, il locale avrebbe ricevuto solo un breve fermo e, dopo la chiusura di mezza giornata, risulta già aperto. E, come vi abbiamo raccontato, il fermo era legato a irregolarità sui tavolini e l’occupazione di suolo pubblico. Tornando al maxi-scontrino della discordia, il quotidiano spiega che è stata elevata una multa i 5mila euro perché nel conto della stangata si aggiungeva “il costo del servizio”, 80 euro di mancia “obbligatoria”. Nessun tipo di irregolarità, invece, per quanto concerne la conservazione degli alimenti e la bilancia che ha pesato il pesce è tarata correttamente. Ma il dibattito è destinato a proseguire… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SCONTRINO CHOC ANTICO CAFFÈ DI MARTE, RISTORANTE CHIUSO
E’ stato chiuso l’Antico Caffè di Marte, il ristorante che, come riportato da Il Messaggero, aveva fatto pagare un conto da 430 euro a due turiste giapponesi per due spaghetti e dell’acqua. Come specificato dallo stesso quotidiano romano, il locale non è stato chiuso per lo scontrino di cui sopra, bensì per irregolarità nell’occupazione del suolo pubblico, “infrazione” tra l’altro già rilevata nelle scorse settimane e che aveva portato ad un’altra chiusura. In poche parole, il ristorante ha disposto i tavoli al di fuori delle proprie mura in maniera non regolare, e dovrà quindi restare fermo per qualche giorno. Per quanto riguarda lo scontrino, invece, la polizia locale non ha riscontrato irregolarità se non nella mancia da 80 euro, che non dovrebbe essere inserita nel conto e non dovrebbe essere imposta al cliente: costerà al locale una sanzione amministrativa di un migliaio di euro. Il legale del ristorante, Carlo Scorza, ha comunque specificato che: “Le due turiste giapponesi hanno consumato, oltre al primo piatto tonnarelli cacio e pepe, due grigliate di pesce fresco misto, contorno di grigliata di verdure, oltre bevande e servizio al tavolo e, addirittura, in occasione del pagamento, hanno elargito ai camerieri una mancia di euro 80”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANTICO CAFFÈ DI MARTE: BUFERA SUI SOCIAL
Antico Caffè di Marte nella bufera per lo scontrino choc di 429 euro emesso a due turisti giapponesi per due piatti di spaghetti e l’acqua. Sui social è partita una protesta contro il noto locale di Roma e attenzione alle possibili conseguenze. Giancarlo Deidda, Commissario di Fipe Roma, ha sottolineato che verrà condannato ogni comportamento non improntato alla trasparenza e alla correttezza nei confronti dei clienti, soprattutto di turisti. Come riporta il Corriere della Sera, Deidda ha aggiunto: «Fatti come quello avvenuto non fanno bene né alla ristorazione né alla città anche se si tratta, e questo va sottolineato, di casi isolati. Occorre tuttavia isolare chi non rispetta i principi basilari dell’etica imprenditoriale continuando a denunciare episodi che gettano discredito sul nostro lavoro. Per queste imprese le porte dell’associazione saranno sempre sbarrate». Condanna che arriva anche da Fiepet-Confesercenti, con il presidente Claudio Pica che denuncia un grande danno d’immagine nei confronti degli altri ristoranti capitolini. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ANTICO CAFFE’ DI MARTE, SCONTRINO CHOC A ROMA
430 euro per mangiare due piatti di spaghetti e bere dell’acqua. E’ accaduto in un ristorante di Roma, precisamente l’Antico Caffè di Marte, in via Banco di Santo Spirito. La notizia è riportata in queste ore dal quotidiano Il Messaggero, ed ha come sfortunate protagoniste due ragazzi giapponesi, che dopo aver pranzano si sono trovate il conto salatissimo. La vicenda risale al 4 settembre scorso, quando le due clienti hanno deciso di denunciare il tutto pubblicando lo scontrino su Facebook. In breve tempo, sia giapponesi quanto italiani, hanno iniziato a commentare in maniera amara l’accaduto. A far storcere il naso sono diversi dettagli, a cominciare dal conto diviso in 349.80 di importo complessivo, con l’aggiunta di 80 euro di mancia. «Per noi non è obbligatoria – le parole dei camerieri al Messaggero – Al momento di pagare chiediamo al cliente se vuole dare la mancia, e può scegliere tra il 10 e il 20 per cento dell’importo, tutto liberamente». Fatto sta che il 20% di 429 fa 69 e non 80.
ROMA, SCONTRINO DA 430 EURO PER DUE SPAGHETTI
Per quanto riguarda la spesa per il doppio piatto di spaghetti, il personale del locale prova a fare chiarezza: «Il nostro menu è chiaro – le parole di Giacomo Jin, ristoratore – tutto è scritto nel dettaglio, basta guardare i prezzi: massimo 16 euro per uno spaghetto allo scoglio. Per pagare quella cifra le ragazze non avranno preso solo gli spaghetti, ma anche pesce. D’altronde, da noi il pesce è fresco: il cliente lo sceglie al bancone, noi lo pesiamo e lo cuciniamo». Evidentemente le due giovani non si attendevano di spendere così tanto, fatto sta che il loro non sarebbe un caso isolato, visto che altri ex clienti dello stesso locale hanno denunciato: «Ho mangiato qui il 27 agosto e siamo stati derubati. Sul menu scrivono 6,5 euro per etto di pesce, ma quando abbiamo finito il pranzo, abbiamo pagato 476,4 euro…».