È in corso lo sgombero del maxi palazzo di Primavalle con gli occupanti che a poco a poco abbandonano l’ex scuola occupata per 16 anni nella periferia di Roma: circa 200-300 persone che nelle scorse ore hanno tentato di creare barricate, dare a fuoco oggetti contro i poliziotti in modo da allontanare il più possibile il momento dello sgombero ritenuto «ingiusto» da parte dei movimenti di difesa della casa. Una colonna di fumo nero si è alzata questa mattina dalla strada, dove gli occupanti hanno dato fuoco a cassonetti e materassi per protestare contro lo sgombero di Primavalle: «Sono italiana come voi, quale è la soluzione? Mettermi in mezzo alla strada. Arrestami, sai quanto cazzo me ne frega? Arrestami, almeno mangio tutti i giorni», lamenta una donna che si era barricata fino a poco fa sul tetto della ex scuola. Intervenendo dal Viminale durante l’incontro con le parti sociali, il Ministro Salvini commenta a caldo lo sgombero in corso «Nessuna tolleranza e nessuno sconto ai violenti che occupano, incendiano e attaccano le forze dell’ordine. Lo stabile è pericolante, immigrati e centri sociali che fanno le barricate mettono a rischio l’incolumità di donne e bambini. I cittadini romani e gli italiani meritano legalità. Stiamo recuperando anni di assenza».



SGOMBERO EX SCUOLA OCCUPATA A ROMA

Da ieri sera la Polizia di Roma ha cominciato a circondare lo “storico” palazzo occupato in Via Capranica, nel quartiere periferico di Primavalle, con l’intento di arrivare al definitivo sgombero questa mattina come deciso dal Ministero dell’Interno all’interno delle operazioni definite dall’ultima circolare del Viminale sulla liberazione delle strutture occupate in tutta Italia. Da Salvini alla Raggi, nelle scorse settimane lo scontro istituzionale sullo stabile dell’ex scuola Don Calabria è stato già piuttosto teso con la sindaca che ha dovuto cercare di tenere a bada il movimento “anti-sgomberi” sceso in piazza in un maxi corteo il 22 giugno proprio a Primavalle contro le circolare del Ministro Salvini e a favore delle case occupate “contro” lo Stato. In tenuta antisommossa le forze dell’ordine sono schierate per iniziare lo sgombero già in mattinata, facendo ben comprendere come il livello della tensione interno ed esterno allo stabile occupata da circa 200 persone è altissima, aumentato proprio dagli scontri “mediatici” degli scorsi giorni. Tutti schierati gli occupanti davanti all’ingresso di Via Capranica con il preciso intento di costituire un “muro popolare” contro lo sgombero di un’area igienicamente inquietante e dove la legalità non ha più spazio ormai dal lontani 2003.



SCONTRO SALVINI-RAGGI SUGLI SGOMBERI

Alcuni occupanti hanno cercato di intavolare una “trattativa” con la polizia per evitare scontri o imposizioni delle forze dell’ordine: di contro però, le immagini che si vedono nel video pubblicato da Gedi-Gruppo Espresso si vedono dei piccolo roghi e “barriere” di fortuna alzate davanti all’ingresso dell’ex scuola Don Calabria per evitare l’inizio delle api di sgombero. Alcune decine di occupanti sono invece barricatì dentro la struttura per scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine: altri invece, come spiega Il Messaggero, avrebbero accettato la soluzione di un’assistenza alloggiati. Si vuole infatti evitare di ripetere quanto avvenuto nel 2017 quando dopo un altro sgombero decine di famiglie rimasero per strada nell’attesa di una sistemazione: il problema è che ogni possibilità di trattativa viene ostacolata dalle barricate costruite davanti allo stabile occupato per evitare l’ingresso della Polizia che di contro ha portato un’autentico spiegamento di forza imponente, con 18 blindati, 6 camionette dei Carabinieri, 6 defender e 2 camioni-idranti. Il Comune di Roma ha disposto due camper della Sala Operativa Sociale per l’assistenza e tutto viene controllato per evitare che possano esserci scontri e situazioni di caos o guerriglia urbana nel quartiere di periferia a Roma Primavalle.