La Roma giocherà in Europa League la prossima stagione nonostante la vittoria di oggi contro il Parma allo Stadio Olimpico. La squadra giallorossa è riuscita ad ottenere tre punti nel giorno dell’addio di Daniele De Rossi, ma hanno vinto tutte e tre le squadre sopra cioè Inter, Atalanta e Milan. La qualificazione della Lazio tramite la vittoria della Coppa Italia obbligherà la squadra giallorossa a dover partire dai preliminari. Si chiude qui una stagione veramente negativa per la squadra capitolina che l’anno passato aveva raggiunto la semifinale di Champions League. Sicuramente non era stasera che si doveva fare la storia con la squadra giallorossa che sapeva di trovarsi di fronte a una montagna quasi impossibile da scalare anche perché non tutto dipendeva da lei. Ora si va in vacanza e poi si partirà per cercare di ricostruire una squadra che perde un altro punto di riferimento come il suo capitano e che avrà bisogno di molti ritocchi sul calciomercato. (agg. di Matteo Fantozzi)



I RIMPIANTI GIALLOROSSI

Scopriremo tra poco se la Roma entrerà in Champions League: è inevitabile pensare che se l’obiettivo verrà mancato (come purtroppo appare probabile) una larga parte del problema sarà derivata dai due pareggi maturati nelle ultime giornate. Quello contro il Genoa, con gol subito all’ultimo (e anche un rigore parato da Mirante a Sanabria) ma anche quello di Reggio Emilia, sabato scorso: uno scialbo 0-0 che non ha dato un seguito positivo alla brillante vittoria contro la Juventus. La Roma non perde da otto giornate, ma ha vinto solo la metà delle partite: in generale non sarebbe affatto un passo negativo, ma lo diventa se pensiamo che le avversarie in corsa per la Champions League ne hanno tenuto uno migliore o comunque sono riuscite a rimanere davanti alla formazione di Claudio Ranieri. Adesso però è arrivato il momento di mettersi comodi e lasciare che a parlare sia il terreno di gioco dello stadio Olimpico, per sapere se alla fine di questa 38^ giornata di Serie A la Roma avrà centrato l’obiettivo tornando a giocare in Champions League per un’altra stagione. (agg. di Claudio Franceschini)



IL PRECEDENTE PIU’ DOLCE

Come abbiamo già detto, la Roma che cerca di entrare nella prossima Champions League si trova a giocare la partita decisiva allo stadio Olimpico, contro il Parma: inevitabile andare con la mente a quel giorno di giugno del 2001, quando la squadra di Fabio Capello aveva coronato una cavalcata memorabile e aveva vinto lo scudetto, precedendo la Juventus. Nel 3-1 erano arrivati i gol di Francesco Totti, Vincenzo Montella e Gabriel Omar Batistuta; inutile la rete ducale di Marco Di Vaio, e il tricolore era tornato alla società giallorossa dopo 18 anni. Gli stessi che sono passati da quel giorno a questo, nel quale la missione è purtroppo meno “nobile”: si tratta di battere nuovamente il Parma (come allora, al sicuro) e sperare in un mezzo miracolo che consenta alla Roma di confermare la propria presenza in una Champions League che nelle ultime stagioni ha sempre onorato, fino a raggiungere una meravigliosa semifinale lo scorso anno. Di quella squadra del 2001 resta solo Francesco Totti: l’ex capitano tuttavia è oggi dietro una scrivania e seguirà la partita dalla tribuna, ci sarà Daniele De Rossi che sarà alla sua ultima con questa squadra, ma che nel 2001 era un ragazzino della Primavera e nel corso di quel campionato aveva avuto una sola panchina, contro la Fiorentina. (agg. di Claudio Franceschini)



ROMA QUALIFICATA IN CHAMPIONS LEAGUE? RANIERI AL PASSO D’ADDIO

Anche se la Roma dovesse entrare in Champions League, Claudio Ranieri dovrebbe lasciare la panchina giallorossa dopo questa partita contro il Parma. L’allenatore è stato piuttosto chiaro nei giorni scorsi: ha detto in maniera esplicita di non sentirsi in sella per il 2019-2020, anche se non ha voluto specificare se abbia già parlato con la società o se invece la decisione sia maturata di sua volontà, e un eventuale colloquio con il presidente e i dirigenti possa fargli cambiare idea. Ranieri comunque ha ancora una missione comunque: l’allenatore che ha portato una Premier League nella bacheca del Leicester cerca un altro miracolo, poi eventualmente potrebbe salutare la piazza per la seconda volta (ma all’epoca era stato esonerato) un po’ sulla scia di certi colleghi come José Mourinho, il cui addio a Porto e Inter era arrivato nei minuti immediatamente successivi alla vittoria di ciascuna Champions League. Ad ogni modo, staremo a vedere intanto se l’obiettivo Champions League arriverà per questa Roma; eventualmente, le scelte in merito alla guida tecnica potrebbero cambiare… (agg. di Claudio Franceschini)

ROMA IN CHAMPIONS LEAGUE SE…

La Roma si qualifica in Champions League? Sì, ma esistono solo tre casi e non sono affatto immediati come possibilità di realizzazione. Iniziamo con il dire che i giallorossi ospitano il Parma, domenica 26 maggio alle ore 20:30, ed è la stessa partita con la quale 18 anni fa era stato festeggiato lo scudetto; questa sera potrebbe invece sancire una sorta di fallimento stagionale, perchè entrare nelle prime quattro era considerato un obiettivo primario dopo la semifinale conquistata un anno fa. La situazione nella classifica di Serie A è complicatissima per la Roma, reduce dallo scialbo pareggio di Reggio Emilia: i 63 punti sono tre in meno della coppia Atalanta-Inter che staziona in terza e quarta posizione, e di mezzo c’è anche il Milan (65). Premettendo che la squadra è comunque sicura di andare in Europa League (ha vinto entrambe le partite contro il Torino), i calcoli “negativi” sono semplici: solo vincendo la Roma avrebbe una tiepidissima speranza di farcela. Qualunque altro esito nella sfida contro i ducali, che hanno ottenuto la salvezza domenica scorsa, non permetterebbe di agganciare la quarta piazza: bisogna puntare unicamente ai tre punti, e anche in questo caso si sarà costretti a fare dei calcoli. Andiamo a valutare anche noi in che modo Claudio Ranieri potrebbe sperare di passare lo striscione del traguardo e alzare le braccia al cielo con la qualificazione alla prossima Champions League.

ROMA SI QUALIFICA IN CHAMPIONS LEAGUE SE… I RISULTATI UTILI

Sulla semi-impossibilità della Roma di entrare in Champions League incidono i confronti con le avversarie: i giallorossi hanno ottenuto due pareggi contro l’Inter che però ha vinto i due derby, e hanno pareggiato  due volte contro l’Atalanta (sempre per 3-3) che ha 4 punti contro gli stessi nerazzurri milanesi. Dunque, è chiaro che se i giallorossi dovessero agganciare le due squadre a quota 66 punti sarebbero tagliati fuori dalla classifica avulsa e le cose non cambierebbero nemmeno se il Milan, pareggiando, entrasse nello scenario: la Roma sarebbe comunque esclusa. Non solo: appare scontato dire che la qualificazione alla Champions League non arriverebbe se, sia pure con un successo giallorosso, Atalanta e Inter dovessero pareggiare o a farlo fosse una sola ma con il Milan a punti (4 punti per i rossoneri nella doppia sfida). Dunque esiste un caso in cui la Roma entrerebbe in Champions League: dovrebbe vincere con contemporanea sconfitta delle altre tre, così che nella classifica avulsa sarebbe quarta (con l’Atalanta terza e l’Inter fuori). In alternativa, ko del Milan e una tra Atalanta e Inter ma si conterebbe la differenza reti, negativa per i giallorossi: servirebbe per esempio vincere almeno 3-0, e l’Inter dovrebbe perdere 3-0 contro l’Empoli oppure con un gol di scarto subito dai nerazzurri, a fronte di un 5-0 al Parma. Per non dire dell’eventuale arrivo a pari con l’Atalanta: qui la Dea ha un +29 contro il +17 della Roma, e servirebbe un vero e proprio miracolo.