A breve scatterà un cospicuo aumento di stipendio per tutti i consiglieri comunali di Roma. Nel dettaglio, come riferito dai colleghi del freepress Leggo attraverso il loro sito online, il compenso mensile passerà dagli attuali 2.100 euro, a ben 3.600 euro. L’aumento sarà all’ordine del giorno nella giornata di oggi, lunedì 7 novembre 2022, quando verrà appunto votato, ma ovviamente non sono attese delle sorprese in negativo, anche perchè, chi voterebbe contro? Del resto il via libera dell’esecutivo è già arrivato, e la commissioni Bilancio e Roma Capitale esaminerà in queste ore il nuovo atto, con l’aumento che dovrebbe poi divenire affettivo dopo Natale, dal gennaio del prossimo anno.
Stando a quanto riferisce Repubblica, la delibera è stata protocollata nella giornata di giovedì scorso, e si procederà all’eliminazione del meccanismo relativo ai gettoni a presenza provvedendo all’aumento in busta paga. Nel contempo crescerà anche lo stipendio del primo cittadino di Roma, l’ex ministro Roberto Gualtieri, che passerà dagli attuali 11.579,62 euro lordi al mese guadagnati nel 2022, a 12.508,14 nel 2023, fino a 13.800 nel 2024, per un aumento in due anni di circa 2.300 euro lordi mensili. Quello dei consiglieri comunali, invece, è attualmente di 5.210,83, diventerà 5.286,66 da gennaio 2023, e 6.210 dal 2024.
ROMA, AUMENTA STIPENDIO DI GUALTIERI E CONSIGLIERI: “CONVIENE PER CHI VIVE DI POLITICA”
Per poter ottenere l’indennità, i consiglieri di Roma dovranno presenziare ad almeno venti sedute all’anno fra commissioni e convocazioni, garantendo un «un numero di presenze mensile alle sedute ufficiali dell’Assemblea capitolina pari a non meno del 60%».
Un membro della maggioranza in consiglio comunale a Roma, ripreso da Repubblica, ma rimasto volutamente anonimo, ha spiegato che tale misura va bene “per chi lavora nel pubblico, come tanti colleghi che negli anni hanno trovato lavoro in città Metropolitana o in Regione”. Non sarebbe invece “conveniente” per i liberi professionisti “o per chi guadagna comunque di più della media”, mentre andrebbe bene “per chi vive di politica”.