Si chiamava Caterina Glorioso la soldatessa che ieri si è suicidata a Roma, alla stazione metro Flaminio. La 30enne, originaria di Vitulazio, avrebbe lasciato la capitale tra pochi giorni ma ha deciso di porre fine alla sua vita mentre prestava servizio. Come vi abbiamo raccontato, la militare ha lasciato una lettera di 12 pagine in cui preannunciava il suicidio e ne spiegava i motivi: secondo quanto riporta Il Messaggero, potrebbero essere personali, in riferimento alla recente fine della relazione sentimentale con il fidanzato di sempre. Il suicidio di ieri potrebbe essere stato un’azione meditata da tempo e ben studiata. Descritta come una persona introversa, Caterina «mai ha dato segnali da spingere i superiori a sospenderle l’attività, ancor più che aveva un’arma con sè», spiegano i colleghi. Queste, invece, le parole di un amico d’infanzia: «Si era lasciata con il fidanzato 4 o 5 mesi fa, ma era molto legata alla famiglia, al fratello e alla sorella e quel lavoro l’aveva scelto lei, lo amava. Incredibile che si sia uccisa». A suffragare l’ipotesi del suicidio per motivi personali, una recente frase pubblicata su Facebook: «Le donne belle per davvero sono quelle felici». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SOLDATESSA SUICIDA ROMA, LA RABBIA DEL SINDACATO MILITARE
«Rabbia, tanta rabbia, nell’apprendere questa notizia», le parole del presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, sul suicidio della soldatessa questa mattina a Roma. Un dramma che ha sconvolto il mondo militare, ecco il commento del sindacato di categoria: «Apprendiamo da fonti di stampa la notizia dell’ennesimo suicidio tra le fila della truppa. E leggiamo con disgusto i comunicati di quanti, esponenti politici e istituzioni, offrono all’opinione pubblica le solite chiacchiere di circostanza o chiedono provvedimenti urgenti». Prosegue la nota, come riporta Il Giornale: «Dopo anni di indagini conoscitive e inchieste sulla condizione militare questi personaggi ancora chiedono urgenti provvedimenti senza rendersi conto che il male oscuro che oggi ha mietuto un’altra vittima non si combatte con le chiacchiere né con le audizioni dei delegati del Cocer o dei vertici delle forze armate che, sicuramente, non hanno alcun interesse a rivelare al Parlamento qual è la reale condizione dei militari e più in particolare di quelli impiegati nell’operazione di facciata Strade Sicure». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SOLDATESSA SUICIDA A ROMA, LASCIATA UNA LETTERA DI 15 PAGINE
Emerge qualche dettaglio in più in merito alla soldatessa che si è suicidata stamane presso la stazione Flaminio della metro di Roma, sparandosi con la pistola d’ordinanza. La donna ha 30 anni, ed ha lasciato una lunghissima lettera, di ben 15 pagine, con cui ha spiegato i motivi del suo tragico gesto. In base alle prime indiscrezioni emerse, sembra che all’origine vi siano delle ragioni personali e la lettera è ora nelle mani del pm e del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia. E’ stata infatti aperta un’indagine, al momento contro ignoti, in cui viene ipotizzato il reato di istigazione al suicidio. L’identità della soldatessa classe 1989 non è stata diffusa, in attesa che venga informata la famiglia, ma si sa solo che ha origini campane e che faceva parte del II reggimento Genio Pontieri di Piacenza. Dalla scorsa estate era impiegata inoltre nell’operazione Strade Sicure, attraverso cui vengono pattugliati luoghi sensibili anche grazie all’esercito italiano. Per quanto riguarda la fermata della metro, in precedenza chiusa per permettere i rilievi, l’Atac ha fatto sapere che è stata riaperta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FLAMINIO, SOLDATESSA SI È SPARATA IN METRO: DISAGI PER I VIAGGIATORI
Mattinata di disagi per i viaggiatori delle metro di Roma, a causa di un suicidio avvenuto presso la stazione Flaminio, dove una soldatessa si è purtroppo tolta la vita, sparandosi un colpo di pistola per cause ancora in corso di accertamento. La fermata della metro è stata chiusa per i rilievi e gli indagini, e si tratta della terza dopo Baldo degli Ubaldi e Barberini, con le serrande abbassate della metropolitana romana. Ma non finisce qui perchè dal prossimo 30 dicembre non si potrà utilizzare anche quella di Cornelia, ne in entrata ne tanto meno in uscita, visto che partiranno i lavori di revisione ventennale, manutenzione straordinaria, su scale mobili e ascensori, come riferisce RomaToday.it. “Per ridurre i disagi – ha fatto sapere l’Atac attraverso apposito comunicato – sarà attivata una linea di bus navetta denominata MA13 che collegherà la stazione Cornelia alla stazione di Valle Aurelia dove i viaggiatori potranno accedere alla metro A o al servizio ferroviario FL”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FLAMINIO, SOLDATESSA SUICIDA ALLA FERMATA DELLA METRO
Roma, soldatessa suicida alla stazione metro Flaminio: nuova tragedia nella Capitale. Il dramma si è consumato questa mattina, martedì 17 dicembre 2019: come riportano i colleghi de Il Messaggero, la militare si è uccisa con un colpo di pistola nei bagni della stazione della metro A. Vani gli immediati soccorsi: i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Secondo una prima ricostruzione, la soldatessa era in servizio operativo su Roma e si sarebbe tolta la vita con l’arma d’ordinanza. La donna, le cui generalità non sono state rese note per il momento, aveva iniziato il suo turno alle ore 7.00: dopo circa un’ora e mezza, alle 8.40, si è suicidata. Per consentire l’intervento delle forze dell’ordine è stata disposta la chiusura della stazione Flaminio: i treni transitano senza fermarsi.
ROMA, SOLDATESSA SUICIDA ALLA STAZIONE METRO FLAMINIO
In corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia: secondo i primi riscontri, riportati da Roma Today, la soldatessa era una graduata in servizio nell’operazione Strade Sicure con la Brigata Garibaldi. Un dramma che ricorda molto da vicino quanto accaduto nel febbraio del 2018 nella stazione Barberini: il bersagliere 29enne Umberto D’Andria si tolse la vita nei bagni della metro capitolina, anche lui seguiva l’operazione Strade Sicure del Viminale e del Campidoglio. Altro triste episodio, più recente, quello del luglio 2018: il caporale Enrico De Mattia venne trovato morto nella residenza di Silvio Berlusconi, anche lui vittima di un suicidio con la pistola d’ordinanza. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sui fatti della stazione metro Flaminio…