Si chiamava Michel Zama Massamba lo straniero che ieri ha accoltella un vigilante nella metro B Tiburtina di Roma prima di uccidersi con un colpo di pistola. Secondo quanto riporta Romatoday, il 21enne viveva a Mentana con la famiglia ed era in cura in un CIM (Centro Igiene Mentale): il giovane infatti era affetto da problemi psichici. Nel corso dei rilievi del caso le forze dell’ordine hanno rinvenuto due coltelli, oltre a quello utilizzato per ferire al collo la guardia giurata Massimo Petrini. L’uomo, che domani compirà 58 anni, è fuori pericolo. Il portale evidenzia che la vicenda non è stata affidata all’antiterrorismo: lo straniero non era noto negli ambienti della stazione Tiburtina ma resta da capire cosa lo abbia spinto a compiere l’insano gesto. Un amico del vigilante ha spiegato: «Lo avevo visto appoggiato al muro e gli avevo detto che sarei passato per fare la solita chiacchera. Poi l’ho visto a terra, con carabinieri e polizia che correvano nel tunnel. Massimo (Petrini ndr) è conosciuto da tutti qui a Tiburtina». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ROMA, ESCLUSA PISTA TERRORISMO

Arrivano importanti aggiornamenti sul dramma di Roma, dove uno straniero ha accoltellato al collo un vigilante per poi togliersi la vita con la sua pistola d’ordinanza. Secondo quanto riportano i colleghi di Repubblica, il 55enne è cosciente e non è in pericolo di vita. In serata è stato identificato l’autore dell’attacco: si tratta di un 21enne di origini congolesi. Secondo una primissima ricostruzione fornita dalla polizia, che ha visionato le telecamere di sorveglianza presenti nella metro B Tiburtina, il giovane soffriva di problemi psichici: per questo motivo è stato escluso che si sia trattato di un atto legato a motivazioni terroristiche. «Un episodio che poteva trasformarsi in una strage», il giudizio del Codacons, con il presidente Carlo Rienzi che ha sottolineato: «L’accaduto dimostra ancora una volta come sia indispensabile incrementare le misure di sicurezza all’interno delle stazioni della metropolitana romana. L’incolumità dei passeggeri deve essere tutelata con ogni mezzo, per ridurre al minimo i rischi per viaggiatori e personale di servizio», riporta Il Tempo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



STRANIERO ACCOLTELLA VIGILANTE E SI SPARA: “ERA IN UNA POZZA DI SANGUE”

Una scena raccapricciante, quella che si è ritrovato di fronte un testimone presente oggi nel tunnel della Metro B Tiburtina a Roma, dove uno straniero, giovane nordafricano, ha accoltellato ripetutamente al collo un vigilante per poi strappargli la pistola di ordinanza ed uccidersi. “Passavo nel tunnel che collega la metro alla stazione quando ho sentito un colpo – ha raccontato il testimone a Quotidiano.net – Poi ho visto un uomo di colore a terra sporco di sangue e una guardia giurata ferita”. Il vigilante è stato trasportato in codice rosso all’Umberto I e verserebbe in condizioni gravi. Attualmente la metro funziona regolarmente mentre risulta ancora chiuso il tunnel lato via Lorenzo il Magnifico. Non si conoscono attualmente le motivazioni del gesto e l’identità del ragazzo straniero. Intanto, in una nota Vincenzo Del Vicario, segretario nazionale del Savip, sindacato autonomo vigilanza privata ha tuonato contro la mancanza di attenzione nei confronti del lavoro delle guardie giurate delle quali, dice, “sembra non curarsi nessuno, né la Questura di Roma né il Ministero dell’Interno. Esistono, dunque, responsabilità dei delinquenti ma esistono anche quelle di chi, in condizioni di rischio, lascia che ci si mandi allo sbaraglio”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CHOC IN METRO B: FERITO È GRAVE

Dramma a Roma oggi, giovedì 26 settembre 2019: uno straniero accoltella un vigilante, lo disarma e usa la sua pistola per uccidersi. La tragedia si è consumata nel tunnel della metro B alla stazione Tiburtina e Il Messaggero riporta le primissime notizie sul fatto: la guardia giurata aggredita versa in condizioni gravissime e sta lottando tra la vita e la morte in ospedale. L’uomo, un 55enne impiegato in servizi per le Ferrovie dello Stato della società Urbe, è stato accoltellato più volte al collo. Non si hanno notizie sulle generalità del suicida: in corso le indagini della Digos capitolina, che si sta concentrando sui trascorsi dell’uomo. Dopo aver aggredito il vigilante e avergli sottratta l’arma da fuoco di ordinanza, si è ucciso sparandosi in testa. Un episodio che ricorda molto da vicino quanto accaduto recentemente alla stazione centrale di Milano con protagonista un cittadino yemenita.

ROMA, CHOC A METRO B TIBURTINA: STRANIERO ACCOLTELLA VIGILANTE E SI UCCIDE

«Passavo per la parte iniziale del tunnel della metro e ho sentito un colpo. Ho visto un uomo di colore col sangue alla testa sdraiato. Vicino a lui un coltello e una pistola. E c’era una guardia giurata ferita alla pancia», la testimonianza di un macchinista ai microfoni de Il Messaggero, Leggo evidenzia che sul posto sono immediatamente giunte le forze dell’ordine e il 118: il vigilante ferito al collo attualmente si trova ricoverato al policlinico Umberto I. La Procura di Roma è in attesa di una prima informativa della Digos: secondo il quotidiano, per il momento la vicenda non è stata affidata al pool antiterrorismo, i magistrati di piazzale Clodio attendono la relazione della polizia per chiarire il quadro della tragedia. Per il momento la metro funziona regolarmente, mentre è chiuso il tunnel lato via Lorenzo il Magnifico. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.