Il Roma Summer Fest 2019 torna anche quest’anno e, assieme all’evento “gemello” in programma nella Capitale e che apre i battenti negli stessi giorni (vale a dire il Rock in Roma con il live degli Anathema), rappresenta uno dei grandi e oramai ricorrenti appuntamenti musicali all’ombra del Cupolone: infatti, dopo il weekend inaugurale di sabato 23 e domenica 24 giugno scorsi (che con i Måneskin ha dato ufficialmente il via all’edizione che durerà fino a venerdì 2 agosto) il palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma vedrà alternarsi alcuni grandi nomi del panorama musicale nostrano e internazionale per un festival che, consolidatosi e acquisita una certa notorietà anche al di fuori dei confini nazionali, fa della poliedricità della propria proposta uno dei cavalli di battaglia al fine di non scontentare i gusti di nessuno. E quindi da una parte largo ai dominatori delle classifiche del momento, ma pure ai “classici” e strizzando ovviamente l’occhio per le nuove proposte che, da qualche anno, non provengono solo dall’estero ma fanno parte della nuova leva del cantautorato e del pop-rock tricolore. E sabato 29 giugno tocca ai Take That che, seppure in formazione rimaneggiata, porteranno in Italia il loro tour mondiale con cui stanno celebrando i 30 anni dalla loro formazione.
LE NOVITA’ DEL “ROMA SUMMER FEST 2019”
Per quella che è di fatto la prima edizione (nata dalla co-produzione tra Fondazione Musica per Roma e The Base) in cui le due kermesse musicali, il Roma Summer Fest e Rock in Roma, “uniscono” le proprie forze al fine di presentare due cartelloni paralleli ma diversificati di eventi per l’estate 2019, la migliore definizione che è stata data è quella di una sorta di “evento diffuso” che eleggerà idealmente la Città Eterna quale capitale della musica tra diverse location come non solo la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica progettata da Renzo Piano per il primo appuntamento, ma pure l’Ippodromo delle Capannelle, il Circo Massimo e la Casa del Jazz. Come ricorda l’organizzazione, il Roma Summer Fest è tra gli appuntamenti più importanti del sui genere tra quelli che in un così ristretto arco di tempo offrono una proposta musicale che spazia da un estremo all’altro e che, sommando tutte le precedenti edizioni, ha fatto registrare quasi un milione di spettatori in totale. Per quanto riguarda invece il cartellone completo dei concerti dell’edizione 2019 del Roma Summer Fest si rimanda al sito ufficiale della manifestazione (ovvero quello del Parco Auditorium della Musica) e ai vari canali social ad esso collegati per conoscere orari e info, ricordando anche che i biglietti possono essere acquistati sull’usuale circuito di vendita di TicketOne, unico rivenditore autorizzato. Tuttavia tra gli artisti e le band che si esibiranno nella sempre suggestiva cornice dell’anfiteatro della Cavea, detto dei Måneskin, vanno segnalati anche il trio de Il Volo (26 giugno), i Tiromancino con l’Ensemble Symphony Orchestra (1 luglio), Fiorella Mannoia (29 luglio) mentre tra le band estere ecco i Thirty Seconds To Mars (3 luglio), gli Skunk Anansie (8 luglio), Ben Harper & The Innocent Criminals (13 luglio) e soprattutto Thom Yorke col suo secondo disco solista, “Tomorrow’s Modern Boxes” (21 luglio), con la chiusura sarà affidata all’indietronica di Apparat, pseudonimo dell’artista tedesco Sascha Ring (2 agosto).
I TAKE THAT E IL TOUR PER I 30 ANNI DI CARRIERA
Per quanto riguarda invece l’appuntamento di questo sabato, a esibirsi a partire dalle ore 21 alla Cavea dell’Auditorium romano saranno i Take That che porteranno in scena il “Greatest Hits Live Tour 2019” per celebrare degnamente il trentennale della loro formazione. Ovviamente, come è noto, la band formatasi a Manchester negli Anni Novanta non annovera più dal 2014 Jason Orange e il più noto Robbie Williams (nonostante la breve parentesi del ritorno nel 2010), per cui a tenere alto il nome del dance pop made in England ci saranno Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald, idoli per le ragazzine dell’epoca e capaci ancora oggi di avere un discreto seguito. La tracklist che i Take That porteranno in questa tappa capitolina del loro tour mondiale ovviamente pescherà a piene mani non solo dai “classici” del loro repertorio ma pure da alcune chicche contenute in “Odissey”, il doppio greatest hits pubblicato l’anno scorso che conteneva pure tre brani inediti e versioni ri-pensate e reinterpretate dei loro maggiori successi, in modo da poter “raccontare tutta la storia della band, di tutto quello che ci è successo” come ha avuto di recente modo di dire lo stesso Mark Owen presentando questa nuova antologia che, forte di vendite record, pone il trio di diritto nel novero degli artisti britannici di maggior successo di tutti i tempi.