Roma. Il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan continua la sua battaglia contro il nuovo piano casa del Lazio che, pubblicato sul bollettino ufficiale del 27 agosto scorso, sarà effettivamente attivo dal 26 ottobre. «Se passa il piano casa mi dimetto. – ha detto Galan – Non sarò il ministro che permetterà abusi sul paesaggio senza controlli e che di fatto blocca la necessaria tutela del ministero su questo tema così delicato per il futuro del nostro Paese. Non permetterò che il Codice dei Beni culturali e del paesaggio venga smembrato da leggi regionali incostituzionali. Io sono a favore dei piani casa, anzi li sostengo con forza, basta vedere ciò che ho fatto in Veneto. Ma la legge del Lazio usa il suo per inserire norme che nulla hanno a che vedere con la casa. La legge, nelle parti al di fuori del vero e proprio piano casa, va impugnata entro il 26 ottobre». Grazie al piano, considerato da qualcuno incostituzionale in più punti, sarà possibile ampliare l’edificio e le villette unifamiliari o a schiera del 20%,entro il massimo di 70 mq; è inoltre prevista edilizia sociale anche per studenti universitari, categorie protette o svantaggiate, lavoratori del comparto sicurezza, vigili del fuoco e forze armate; sarà possibile demolire e ricostruire con cambio di destinazione d’uso riservando il 30% degli appartamenti ad edilizia sociale, e la sostituzione di condomini in degrado con aumento della volumetria del 60%; è previsto inoltre il recupero a fini residenziali delle pertinenze agricole entro il 50% delle abitazioni esistenti e fino ad un massimo di 70 mq, e il recupero a fini sportivi dei volumi accessori degli impianti esistenti. La governatrice Renata Polverini ha dichiarato subito dopo l’approvazione che questo piano casa «rilancia il settore edile creando occupazione con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, e promuove il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente, in particolare di quello dismesso o non utilizzato, con l’offerta di nuovi alloggi di edilizia sociale. Promuove anche la sostituzione edilizia, adottata ormai in tutta Europa tranne che in Italia, e va incontro alle attese delle associazioni di categoria, in particolar modo di quelle artigiane e delle piccole imprese». IlSussidiario.net ha chiesto un parere all’architetto Loreto Policella, che commenta le varie caratteristiche del piano casa: «Innanzitutto è necessario dire che il piano casa, oltre alla possibilità obiettiva di incrementare delle metrature, prevede una semplificazione delle procedure. Tutte le polemiche riguardano le aree sottoposte a vincoli ambientali, e su questa materia si legifera attraverso dei piani paesistici, che le regioni adottano e che il ministero successivamente approva. In particolare la Regione Lazio ha recentemente approvato un nuovo piano paesistico regionale, che non fissa soltanto i contenuti della tutela ambientale o idrogeologica, ma fissa anche le procedure perché questa tutela venga esercitata, e il ministero successivamente ha approvato.
Questo significa la Regione Lazio e il Ministero hanno recentemente stabilito di comune accordo quali fossero le procedure ma ora, con questa norma, la Regione ci è tornata sopra modificandone alcuni passaggi, e credo che il punto della questione sia tutto qui: si è creata una frattura tra il Ministero dei Beni culturali e la Regione Lazio su un tema che è stato definito reciprocamente qualche tempo fa e, invece di fare un’operazione che intentasse preventivamente una possibilità di dialogo tra Ministero e Regione, è stata creata una forzatura, ma è evidente che si sta tentando di derogare a una prassi ordinaria. Fermo restando l’importanza strategica ed economica di questo piano, si frappone una situazione che è di difficilissima soluzione con una legge regionale, ma sarebbe comunque più giusto apportare delle semplici modifiche o procedure interne al piano paesistico. D’altro canto, se si è potuto modificare il piano recentemente, sarà possibile modificarlo nuovamente in accordo con il Ministero, altrimenti le polemiche non si potranno mai placare». L’architetto Policella ci parla poi dei contenuti del piano casa, che a suo parere è «assolutamente utile: intanto perché consente una edificazione diretta che, proprio per le piccole proporzioni che prevede nel’incremento della cubatura, va a rispondere a una necessaria sussidiarietà nei confronti del nucleo familiare. Inoltre sarà possibile muovere quelle piccole economie familiari che in questo momento possono riattivare un mercato molto più grande, sia per quanto riguarda la manodopera, l’occupazione, i materiali e lo stimolo della piccola impresa che lavora nel campo dell’edilizia. Bisogna poi far notare che spesso l’aumento della cubatura porta all’utilizzo delle energie alternative, come pannelli solari o fotovoltaici, quindi stimolando un’economia interessante, come la “green economy”. Infine, con l’occasione di queste ristrutturazioni, è premiato anche l’adeguamento o il miglioramento sismico, e questa è un fattore di grande interesse di cui troppo spesso ci si dimentica».
(Claudio Perlini)