«L’azienda nasce nel 2004 da un’idea di una cooperativa laziale e di alcune società di Padova che hanno iniziato a proporre delle piccole attività di formazione professionale. Nel 2009 ho rilevato questa azienda insieme ad altre persone, iniziando l’attuale principale attività di formazione socio-sanitaria: siamo infatti specializzati nella formazione e nella qualificazione di personale sanitario, come medici, infermieri e fisioterapisti, fermo restando il fatto che proponiamo anche formazione a 360 gradi in qualunque campo e per qualsiasi tipo di società». Così la HC Training di Angelo Caciolo continua a progettare, organizzare e realizzare percorsi ed eventi formativi allo scopo di trasmettere nuove competenze o semplicemente per aggiornare e potenziare le conoscenze già acquisite. «Abbiamo principalmente un doppio target», continua a spiegare Caciolo «le singole persone che si vogliono qualificare, oppure i dipendenti delle aziende. Per quanto riguarda la prima categoria, siamo tra i pochi in Italia a proporre i cosiddetti corsi Mézières, creati per i fisioterapisti, quindi per persone già con una laurea, che desiderano specializzarsi in questa particolare attività lavorativa. Per esempio,  c’è il corso che riguarda l’utilizzo di quelle strisce di adesivo colorate che spesso si vedono sui corpi degli sportivi, che si chiamano “Neuro Tape”, che sono essenzialmente semplici cerotti che, posti con delle determinate modalità, possono o far abbassare di molto la soglia del dolore o addirittura triplicare la potenza fisica di un atleta. Come detto, proponiamo questi corsi anche per i lavoratori delle aziende, e siamo anche provider di un fondo interprofessionale, che si chiama “Fonditalia”.



Di che si tratta?

Per tutti i lavoratori dipendenti, le aziende versano i contributi per il fondo pensione, il fondo disoccupazione, malattia, e così via. Di questi contributi, l’Inps trattiene lo 0,30% da destinare al governo e alla Comunità europea per la formazione. Il datore di lavoro si può però iscrivere gratuitamente a un fondo interprofessionale, in cui con questo 0,30% è possibile o partecipare a bandi che annualmente l’ente mette in campo, oppure, come nel nostro caso, tutto quello che viene versato può essere riutilizzato per fare attività formativa diretta per i propri dipendenti quando se ne ha più bisogno.



Cos’è invece la formazione ECM. che proponete?

I lavoratori del campo sanitario hanno l’obbligo di avere dei crediti formativi annuali, che devono essere 150 ogni tre anni e una media di 50 all’anno. Noi siamo provider di corsi ECM (Educazione Continua in Medicina) proprio per poter dare questi crediti formativi. Ci sono poi anche i corsi E-Learning…

Si spieghi meglio…

Si tratta di uno strumento di formazione a distanza innovativo che consente di trasmettere nozioni in modo diretto, rapido e interattivo. Abbiamo oltre 500 corsi che possono essere acquistati sul nostro sito con la possibilità poi di seguirli quando più si desidera in qualsiasi momento della giornata, senza dover andare per forza in aula.



Nuovi recenti progetti?

Stiamo organizzando un master in collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Economia sanitaria, uno dei pochi che viene fatto in Italia. Inoltre siamo tra i pochi a organizzare un corso per Operatori Socio Sanitari (OSS), una figura che in ospedali e cliniche dovrà aiutare l’infermiere a svolgere alcuni tipi di attività: sono figure ormai richieste obbligatoriamente da tutte le Regioni per dare l’accreditamento alle aziende sanitarie.

Da chi è costituito il vostro staff?

Innanzitutto da un comitato tecnico-scientifico formato da un medico, un dirigente infermieristico e un fisioterapista con laurea magistrale. Inoltre ci sono altre dieci persone che si occupano della parte amministrativa e della rendicontazione, che è la parte più importante nell’organizzazione dei corsi, un direttore della formazione e altri impiegati che fanno riferimento alla qualità, al marketing e così via. Inoltre, all’interno della nostra sede a Roma, abbiamo due aule accreditate con la Regione Lazio da 28 posti ciascuna e una sala multimediale da 12 posti.

Vista la vistra attività di formazione a 360°, rivolta soprattutto alle imprese, avete mai partecipato a qualche edizione del Matching organizzato dalla Compagnia delle Opere?

Certo, vi abbiamo partecipato, e ricordo che la prima volta eravamo andati senza troppe aspettative perché volevamo innanzitutto capire il funzionamento e le opportunità. Nonostante questo ci è piaciuto, abbiamo avuto modo di entrare in contatto con numerose altre realtà, e saremo senza dubbio presenti alle prossime edizioni.

 

(Claudio Perlini)

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