Il 22 o il 23 febbraio il sindaco Alemanno dovrebbe ufficializzare la composizione del Comitato promotore della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. È notizia ormai certa quella della rinuncia di Gianni Letta, figura dall’altissimo profilo istituzionale che in un primo momento avrebbe dovuto condurre per mano la capitale nel tentare di convincere il Comitato olimpico internazionale della bontà del dossier romano.
Letta non ha preso le distanze dall’iniziativa, e con tutta probabilità ricoprirà il ruolo di presidente onorario.
Negli scorsi giorni, per ricoprire l’incarico, hanno preso quota i nomi di due giovani imprenditori. Si tratta di John Elkann e Alessandro Benetton, eredi rampanti di due delle famiglie di industriali più affermate nel Paese. Entrambi, adducendo motivi di incompatibilità tra i propri incarichi professionali e l’impegno che avrebbe implicato la nomina, hanno declinato l’invito. Gli occhi si sono puntati su Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym, autore di una straordinaria carriera nel mondo del wellness, della riabilitazione e della tecnologia legata allo sport.
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Molti media accreditano ormai Alessandri come insediato nel suo nuovo ruolo, ma l’interessato non ha mai confermato, e lo stesso sindaco ha continuato ad indicare come il 22 la prima data utile per saperne di più.
Il vicepresidente del Coni, Luca Pancalli, ha affermato che «Alessandri è la figura giusta per quel ruolo». «Il patron di Technogym scioglierà la riserva martedì», ha aggiunto Pancalli, accorciando così di fatto i tempi per la definizione della composizione del Comitato Promotore.