Sarà una festività di fuoco quella che vivrà la città di Roma in data primo maggio 2011. Nello stesso giorno in cui si celebra la festa dei lavoratori, la Capitale accoglierà il tradizionale concerto organizzato dalle tre confederazioni sindacali in Piazza San Giovanni in Laterano e, a pochi chilometri di distanza, la beatificazione di papa Wojtyla.



E’ proprio quest’ultimo evento ad accendere i riflettori sul piano organizzativo che la città si prepara a mettere in piedi: potrebbero varcare le soglie di San Pietro almeno 1 milione di pellegrini da tutto il mondo. Al momento le cifre sono tutt’altro che definitive ma qualche numero è indicativo del boom di presenze previsto per il primo maggio: 500.000 prenotazioni sono giunte dalla Polonia, paese natio di Giovanni Paolo II, mentre alcune centinaia di migliaia di fedeli potrebbero sbarcare da Spagna, Portogallo e Sudamerica.
Cauto il Vaticano che stima un afflusso di fedeli inferiore al milione mentre il Campidoglio ne prevede almeno 500.000 in più, ma non si esclude di superare quota 2 milioni.



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Sta di fatto che la città è chiamata ad affrontare un vero e proprio tour de force nell’organizzazione strategica dell’evento comprendente piani di mobilità, accoglienza e gestione dell’afflusso.

In agenda per il 7 marzo c’è un incontro al Campidoglio per pianificare la mobilità del primo maggio a cui prenderanno parte anche i dirigenti di Trenitalia che, verosimilmente, dovrà potenziare il numero di convogli per facilitare a pellegrini,  e turisti l’arrivo nella Città Eterna. Sulla scrivania delle istituzioni cittadine anche la questione della viabilità stradale: secondo i piani del prefetto, la Capitale sarà divisa in due zone per smaltire al meglio il traffico straordinario sulle due direttrici San Giovanni e San Pietro.



 

(Marco Fattorini)

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