La Quaresima come occasione privilegiata per sperimentare la Grazia che ci salva, quella del Battesimo. Così Benedetto XVI propone a tutta la Chiesa di ripercorre i passi dei catecumeni di oggi e di ieri, nel suo messaggio per la Quaresima dal titolo: “Con Cristo siete sepolti nel Battesimo, con lui siete anche risorti”.
Il Papa sceglie la strada più semplice e, insieme più profonda, per accompagnare il cammino di consapevolezza e conversione di ciascuno vero la Pasqua: la liturgia. Non bisogna aggiungere nulla, basta seguire, con apertura e attenzione, letture e gesti, che, da secoli, la Chiesa propone nei 40 giorni di Quaresima. A partire dal combattimento vittorioso di Gesù contro il diavolo tentatore: il nemico è ancora all’opera ed è instancabile, avverte Benedetto XVI, e per vincerlo occorre essere consapevoli della nostra fragilità e accogliere Colui che ha vinto per sempre il peccato. Con la stessa semplicità, il Papa spiega e attualizza gli episodi del Vangelo delle successive domeniche di Quaresima: dall’incontro di Gesù col desiderio di infinito della Samaritana alla Risurrezione di Lazzaro, che mette ciascuno davanti al mistero ultimo della sua esistenza.
«Dio ha creato l’uomo per la vita e la Risurrezione e solo questa verità dona la dimensione autentica e definitiva alla storia e alla vita degli uomini, dalla politica all’economia – scrive il Papa – privo della luce della fede l’universo intero finisce rinchiuso dentro un sepolcro senza futuro, senza speranza». Benedetto XVI ripete che la morale cristiana non va ridotta ad intimismo o moralismo, ma nasce dall’esperienza di una pienezza di vita e dal desiderio di corrispondere all’amore gratuito di Dio. Così le pratiche quaresimali – penitenza, digiuno e preghiera – diventano utili strumenti per convertirsi, per verificare il primato di Dio nella nostra vita.
E il cammino verso la Pasqua di Benedetto XVI e dei romani comincerà, come ogni anno, nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino, per la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri.
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Un appuntamento che affonda le sue radici nella tradizione dei primi secoli delle “stazioni romane”: la veglia di preghiera e penitenza, guidata dal Vescovo di Roma, nei luoghi dove i martiri hanno dato la vita per la fede. Fu papa Gregorio Magno a definire itinerari e fisionomia delle stazioni quaresimali e a stabilire che la prima stazione fosse la Basilica paleocristiana, dedicata alla memoria di Sabina, matrona romana martirizzata nel secondo secolo.
Benedetto XVI innova il cammino di questa Quaresima, offrendo al mondo anche il suo personalissimo percorso di uomo e di teologo nel mistero della Croce e della Risurrezione: dall’11 marzo sarà il libreria il secondo volume del suo Gesù di Nazareth, che ha come sottotitolo “Dall’ingresso di Gerusalemme alla Risurrezione”.
«Solo in questo secondo volume incontriamo i detti e gli eventi decisivi della vita di Gesù – scrive il Papa nell’introduzione –. Spero mi sia stata concessa un’introspezione nella figura di nostro Signore, che possa essere d’aiuto a tutti i lettori che cercano di incontrare Gesù e di credere in Lui».
Anche questa volta la firma è Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, per sottolineare che non si tratta di un documento magisteriale, ma, come ha scritto nell’introduzione del primo volume, del «frutto del mio lungo cammino alla ricerca del volto del Signore. Per questo ciascuno è libero di contraddirmi». Il primo confronto è fissato il 10 marzo, nella sala stampa vaticana, dove a presentare il nuovo volume, accanto al cardinale canadese Oullet – neoprefetto della Congregazione per i vescovi – ci sarà il laico Claudio Magris.
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