Il capo dello Stato si è recato a render omaggio alle salme dei bambini rom morti nell’incendio della baracca che li ospitava. Mercoledì a Roma il lutto cittadino.

Napolitano si è rivolto alla sorellina superstite e alla madre: “Ho voluto esprimere il sentimento di umana solidarietà che con me oggi provano tutti i romani e gli italiani”. Intanto i genitori dei bambini morti sono stati denunciati per abbandono di minore mentre il campo nomadi dove è accaduta la tragedia è stato smantellato. Mole le polemiche. Il Pd accusa il sindaco di Roa di “completo fallimento” mentre lo stesso sindaco dice: “Mai più baracche, poteri speciali per il piano”.



Piano che lo stesso capo dello Stato ha raccomandato venga attuato al più presto. Napolitano ha anche detto: “E’ una tragedia che pesa dolorosamente su ciascuno di noi e che ci rende ancor più convinti della necessità di non lasciare esposte a ogni rischio comunità che da accampamenti di fortuna, degradati e insicuri, debbono essere tempestivamente ricollocate in alloggi stabili e dignitosi. Le autorità locali e nazionali non possono non sentirsi impegnate ancor più fortemente a dare soluzione a un problema così grave in termini umani e civili”.



I nomadi che vivevano nel campo adesso smantellato sono stati portati in una struttura di accoglienza del Comune. Altre bonifiche e sgomberi nella stessa zona, dove ci sono altri due insediamenti abusivi abitati in tutto da circa 40 persone, potrebbero avvenire già da domani o nei prossimi giorni. Il campo era stato sgomberato già una volta nel 2005. Mercoledì i funerali dei bimbi a spese del comune di Roma, che ha proclamato il lutto cittadino: "Faremo in modo che tutte le spese siano a nostro carico per evitare altri drammi a queste persone. C’è la massima solidarietà e vicinanza della città a questa famiglia".