Il Consiglio d’amministrazione del Comitato Promotore Roma 2020 si è riunito ieri mattina nella sala delle Bandiere del Campidoglio per discutere le varie decisioni da prendere fino al 7 settembre 2013, giorno in cui il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) deciderà a Buones Aires quale città ospiterà i Giochi Olimpici del 2020. Roma dovrà vedersela con Tokyo, Madrid, Istanbul, Doha e Baku, ma sono le prime tre città a rappresentare l’ostacolo più grande: Tokyo deve riprendersi dal disastro del terremoto e ha dalla sua un’indubbia efficienza  mentre Madrid, nonostante la pesante crisi economica che ha coinvolto la Spagna, si candida per la terza volta consecutiva e viene data dai bookmaker poco staccata dalla città nipponica. In attesa del rapporto della Commissione di compatibilità e programmazione economica guidata da Marco Fortis e Franco Carraro, si parla di investimenti e sembra che Roma sarà disposta a spendere circa 9 miliardi di euro, cifra notevolmente più bassa rispetto ai 12 miliardi di dollari di Londra, ai 22 di Rio e ai 44 di Pechino. Il sindaco Alemanno vuole però precisare che la manovra economica non interferirà direttamente con i Giochi Olimpici e che “il vero impegno che dobbiamo realizzare è non farci trascinare in basso dalla quotidianità e dalle polemiche della politica”. All’incontro di ieri, che si è svolto a porte chiuse, hanno partecipato, oltre ad Alemanno, la governatrice Polverini, il presidente della Provincia Zingaretti, il presidente del Coni Petrucci, quello del Comitato Promotore Pescante, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Crimi e il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, a cui IlSussidiario.net ha chiesto un resoconto dell’incontro di ieri:«Il resoconto della giornata di ieri è senza dubbio positivo. È iniziata definitivamente l’avventura e il Cda si è messo al lavoro nella consapevolezza di un percorso difficile, duro, ma non impossibile e, come per ogni competizione, è necessario allenarsi bene e prepararsi al massimo». Si parla di finanziamenti e manovra economica, e Pancalli ammette che “non bisogna dimenticarsi cosa sta avvenendo nel Paese, ma nello stesso tempo parliamo di qualcosa che si realizzerà nel 2020, per cui è necessario far sapere che stiamo lavorando con unità d’intenti e con sobrietà, per una Olimpiade e una Paralimpiade dal volto umano come furono anche nel 1960. Attendiamo il termine dei lavori della Commissione Fortis, coordinata dal presidente Carraro, che analizzerà appunto in termini economici l’iniziativa, come i costi e i benefici, e da lì in poi partiremo con un quadro d’insieme ben più completo che è assolutamente utile e propedeutico per tutto quello che bisognerà fare. Dal punto di vista delle strutture, Roma ha comunque il vantaggio che circa il 70-74% degli impianti già esiste, che rappresenta un quadrante di Roma sportiva che sicuramente è da considerarsi già un ottimo punto di partenza. Tutto questo poi si riflette sull’aspetto economico, perché dove c’è già qualcosa non è necessario costruire, con conseguenti investimenti minori».



Chiediamo al presidente Pancalli un commento sulla forza della candidatura di Roma e sulle reali possibilità di vedere i Giochi Olimpici 2020 nella capitale: «Non mi sbilancio sulla forza della candidatura di Roma, e da ex atleta e uomo di sport credo che dovremmo concentrarci sull’obiettivo, come se fosse una vera e propria gara. Dobbiamo dare il massimo per il raggiungimento di questo, con la consapevolezza che altrettanto faranno i nostri avversari. Probabilmente Roma si presenta oggi nella competizione con le carte in regola per poterla vincere, poi il resto dipende solo da noi. Istanbul, come ha anche dichiarato il ministro Frattini in un recente incontro, è tra quelle da tenere sotto osservazione, mentre Tokyo potrebbe avere dalla sua altri tipi di argomentazioni, e Madrid si ricandida per l’ennesima volta. Credo però che dovremmo perdere l’abitudine di parlare degli avversari, quando invece dovremmo pensare a noi, a quello che c’è da fare e a come dobbiamo prepararci per arrivare all’appuntamento senza avere alcun rimorso di aver fatto qualcosa che avremmo potuto far meglio. Poi, naturalmente, tutte le competizioni si possono vincere ma anche perdere». Luca Pancalli conclude l’intervista parlando di quanto potrebbe essere importante per la città di Roma ospitare le Olimpiadi: «Credo che per Roma potrebbe essere straordinario, ma il mio giudizio è viziato dall’essere profondamente un uomo di sport, per cui l’accarezzare il sogno di vedere tornare nel proprio Paese l’organizzazione di una Olimpiade e di una Paralimpiade è sicuramente qualcosa di meraviglioso. Ovviamente bisogna anche tener conto di tutto ciò che porta l’organizzazione di eventi di questo tipo dal punto di vista del turismo e occupazionale, che sarà proprio l’oggetto dei lavori della Commissione Fortis».



 

(Claudio Perlini)

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