La “Dodicesima Notte” (dal titolo di una celebre commedia di William Shakespeare) è a Roma da secoli un grande evento. E’ la notte dell’Epifania – “notte di sogni, notte di follia”, dice un personaggio di Shakespeare – che nella tradizione della capitale diventa “la notte della Befana”, la vecchietta a cavallo di una scopa che porta calze piene di leccornie a chi si è comportato bene nel 12 mesi precedenti e di cenere e carbone, invece, a chi è stato malandrino. Sino ad una trentina di anni fa, i regali venivano scambiati tra adulti e dati ai bambini in occasione della Befana; venivano ‘trovati’ il 6 gennaio o in cucina, accanto alla ciminiera del cammino, o ai piedi del letto. Ancora adesso la notte dell’Epifania è grande festa nel centro storico, specialmente attorno a Piazza Navona o nei pressi di Piazza del Popolo. Quest’anno , la “notte di sogni e di follia” è stata amareggiata dal terribile duplice omicidio di due cinesi a Tor Pignattara (di cui Il Sussidiario.net ha trattato in questi giorni). Quindi, e celebrazioni sono state in tono dimesso.
Tuttavia, la sera dell’Epifania nella splendida barocca Basilica di Santa Maria in Montesanto (meglio nota come la Chiesa degli Artisti) il Coro di Voci Bianche diretto dal Maestro José Maria Sciutto, e il Coro Preparatorio dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Isabella Giorcelli, sono stati protagonisti di un affollatissimo concerto, il secondo presentato dal Vicariato di Roma con il Teatro dell’Opera, all’interno della rassegna “Una porta verso l’Infinito”. Gli allievi della Scuola di Canto Corale del Dipartimento Didattica e Formazione del Teatro dell’Opera sotto la guida del Maestro Sciutto, autore di un metodo di pedagogia corale infantile applicato con successo in America Latina e in Italia, hanno salutato l’arrivo dell’Epifania sulle note di canti popolari raccolti dalle tradizioni natalizie di tutto il mondo. La formazione dei piccoli cantori dell’Opera, ormai divenuta una presenza stabile sulla scena musicale della Capitale, partecipa al progetto realizzato dal Vicariato di Roma che, con una serie di iniziative gratuite, intende avvicinare al mondo dell’arte e della musica un pubblico nuovo, soprattutto di giovani.
In ensemble, insieme ai piccoli cantori dell’Opera: Annamaria De Martino (pianoforte), Agnese Coco (arpa), Gennarino Frezza (contrabbasso), Roberto Massimi (charango-cuarto), Gabriele Biagini (bombo).
Hanno aperto il concerto i bambini del Coro Preparatorio, con brani delle tradizioni popolari dal mondo, Vihuda leolam teshev di J. Jacobson, Die musici (Germania), Les anges des cieux (Francia), Al Huachi torito (Argentina), Dormi dormi bel bambino (Italia), Yo vengo di R. Ascencio, Passerotto vola via (Portogallo), A New Year Carol di B. Britten, Samba lelè (Brasile), proposta nell’elaborazione del Maestro José Maria Sciutto.
Nella seconda parte del concerto il Coro di Voci Bianche ha eseguito Dancing Day di J. Rutter, Nobody Knows Nero Spiritual proposto nell’elaborazione di C. Nuñez, Stille Nacht di F. Grüber, Tu scendi dalle stelle di Alfonso Maria de’ Liguori, entrambe nell’elaborazione di P. Colino. Grandissimo successo.