Il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso del Mdc (Movimento in difesa del cittadino), ha stabilito che entro cinque giorni il presidente dimissionario Renata Polverini dovrà indire i comizi elettorali. Se ciò non dovesse accadere, fa sapere il Tribunale amministrativo, il Viminale interverrà con l’eventuale nomina di un commissario ad acta per procedere alle elezioni regionali. La Regione Lazio però non ci sta e annuncia un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato: “Ancora non ho avuto il testo della sentenza, ma di certo il Tar non può annullare il Natale. ha detto Renata Polverini intervistata dal Messaggero – E le assicuro che se c’è una persona che vuole andare a votare, quella sono io. Non ne posso più, questa esperienza mi ha distrutto. Non vedo l’ora di togliermi di torno”. “C’è qualcosa che non quadra – ha poi aggiunto – i miei avvocati stanno studiando la sentenza. Non abbiamo capito se entro 5 giorni devi decidere quando votare, o se entro 5 giorni devi indire le elezioni”. Questa decisione del Tar, si dice però convinta la Polverini, “appare in palese contraddizione con le recenti sentenze sulla stessa materia. E io, come garante di un’istituzione, di un organismo legislativo, quindi non posso non fare nulla. Devo difendere la legislazione regionale. Non posso mica arrendermi: ogni volta che il Tar ci ha dato torto, il Consiglio di Stato poi ci ha dato ragione”. IlSussidiario.net fa il punto della situazione con Paolo Gambescia, già direttore de L’Unità, de Il Messaggero e de Il Mattino e professore di Giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma.
Cosa pensa della posizione assunta dalla Polverini riguardo la decisione del Tar?
Credo che la Polverini debba decidersi una volta per tutte. Il Tar non ha stabilito che entro cinque giorni deve organizzare le elezioni, ma che deve decidere una data definitiva per il voto. E’ illogico, oltre che antigiuridico, il fatto che chi ha la responsabilità di fissare una data ancora non si pronunci. Non si può andare avanti all’infinito in questo modo, quindi la Polverini scelga la data una volta per tutte.
Invece ha già annunciato che presenterà ricorso.
Mi sembra davvero una resistenza del tutto fuori luogo che non fa bene a una Regione come il Lazio e a una città come Roma. E’ però ovvio che l’indecisionismo della Polverini, dal suo punto di vista, è comunque motivato.
Come mai sta prendendo tempo?
E’ chiaro che il centrodestra sta ancora faticando a rialzarsi dopo gli scandali che hanno investito la Regione, non potendo anche contare su un candidato che possa definirsi valido. La Polverini quindi sta solamente tentando di rimandare il più possibile l’intera questione in attesa che il centrodestra riesca a fare ordine al suo interno, individuando una figura che possa correre per la Regione e avere delle possibilità di vittoria, al contrario del centrosinistra che invece ha certamente le idee più chiare.
Grazie a Zingaretti, la cui candidatura a Roma è piuttosto forte.
Zingaretti è senza dubbio un candidato forte che a Roma gode di una buona popolarità, mentre il centrodestra ancora non ha ben chiaro cosa fare. Capisco le difficoltà politiche, ma bisogna tener conto anche degli interessi della collettività che non possono essere messi in secondo piano per dei calcoli politici.
Quando crede si debba andare al voto nel Lazio?
Non c’è dubbio che il Lazio debba andare al voto il prima possibile. Oltre al caso specifico che stiamo commentando, in linea generale non è tollerabile che un Comune o una Regione non sia nel pieno dell’esercizio, assolutamente legittimata dal voto popolare. Non è pensabile una situazione di questo tipo e quella a cui stiamo assistendo è una chiara sospensione della democrazia. Bisogna andare al voto subito e permettere che la Regione Lazio torni finalmente ad essere governata.
Si parla anche di un election day in primavera. Cosa ne pensa?
La Regione Lazio non può aspettare fino a quel giorno. Probabilmente si spenderanno più soldi che con un election day si sarebbero potuti risparmiare, ma adesso è certamente più urgente dare ai cittadini una rappresentanza del tutto legittimata dal voto piuttosto che aspettare tutto questo tempo. La Polverini deve quindi prendere atto che è suo dovere nei confronti dei cittadini decidere immediatamente la data delle elezioni e, francamente, mi dispiace che non avverta questa necessità.
(Claudio Perlini)