Il tira e molla delle elezioni laziali, rese necessarie in via anticipata dopo lo scandalo che, a partire dall’ex tesoriere del Pdl regionale, Francesco Fiorito, ha coinvolto l’intero Consiglio, sembra giunto a conclusione. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, infatti, ha firmato il decreto che indice ufficialmente le elezioni regionali il 3 e il 4 febbraio. Questa, salvo imprevisti dell’ultimo momento, dovrebbe essere la data definitiva. Di fatto, il prefetto non ha fatto altro che recepire la sentenza con il quale il tar aveva annullato la precedente decisione della presidente tuttora in carica, Renata Polverini, di indire le elezioni in altra data. In particolare, la decisione del tribunale amministrativo rigettava quella della governatrice in quanto non rispettava la disposizione di assumere la prima data tecnicamente utile per indire le consultazioni. La Polverini, infatti, le aveva fissate il 10-11 febbraio, attraverso un apposito decreto regionale, mentre, tecnicamente, si sarebbero potute anticiparle. Da qui, la decisione del Tar e la ratifica di oggi. Il Tribunale, inoltre, aveva stabilito che il ministro dell’Interno, in quanto commissario ad acta, rinnovasse «il decreto di indizione delle elezioni regionali per i giorni 3 e 4 febbraio 2013 entro il termine di 3 giorni dalla comunicazione o notificazione del presente provvedimento». In particolare, il presidente delle II sezione bis del Tar, Eduardo Pugliese, aveva accolto l’istanza del movimento Difesa del cittadino. I ricorrenti avevano denunciato il fatto che al presidente, stabilendo la data suddetta, non avrebbe adempiuto correttamente agli obblighi imposti dalla precedente sentenza del medesimo tribunale, emanata il 12 novembre  e confermata il 27 novembre dal Consiglio di Stato. «Il Tar ha fermato l’ennesimo abuso verificatosi in questa vicenda. Accogliendo oggi il nostro ricorso, non solo ha indicato la data definitiva delle elezioni regionali del Lazio, data che nessuno può più toccare, ma ha anche escluso in radice qualsiasi ipotesi di election day, aveva dichiarato il rappresentante legale dell’associazione.



In precedenza la Polverini aveva lamentato il fatto che, nonostante la Regione avesse stabilito una data, la questione fosse stata rinviata al governo. 

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