Il no pronunciato da Mario Monti riguardo la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 sta già facendo il giro della Rete, scatenando le reazioni, ironiche e non, di milioni di utenti dei vari blog e social network. In molti si dicono d’accordo, altri parlano di un’importante occasione persa, mentre altri ancora ne approfittano per lanciare semplicemente qualche frecciatina contro il sindaco Alemanno. I “cinguettii” su Twitter si sprecano, e il dibattito è già cominciato da un bel po’: «Costi imprevedibili,non responsabile rischiare i soldi dei contribuenti,sono pienamente d’accordo», spiega un utente, mentre per un altro le Olimpiadi sarebbero state «il primo segnale/tentativo di ripartenza in questa valle di lacrime». Un altro utente, pur ammettendo di essere uno sportivo, appoggia la decisione di Monti e condivide «il no a Roma 2020. Non può esserci futuro senza un presente». Non possono poi mancare i commenti più scherzosi, che tentano di sdrammatizzare la vicenda o semplicemente di punzecchiare ulteriormente Alemanno dopo tutta la vicenda della neve a Roma: «L’uomo del Monti ha detto no», commenta un utente, mentre secondo un altro «ospitare le Olimpiadi è un progetto ambizioso per una città che non è stata in grado di spazzare la neve dalle strade». E ancora: «Niente Olimpiadi a Roma. Alemanno è triste, stava già distribuendo le pale per la sabbia del salto in lungo», oppure :«Mai visto Alemanno così agguerrito, si fosse dato così da fare per la neve a Roma!». Poi, riguardo alle recenti chiusure preventive di istituti scolastici e uffici pubblici in vista della annunciata bufera, un utente commenta: «Alemanno avrebbe chiuso le scuole a causa di Olimpiadi in quantità superiori alle previsioni». Bisogna però sottolineare che, oltre l’ironia, più o meno acida, degli utenti, il giudizio complessivo del popolo della rete va in direzione della scelta del presidente del Consiglio e, andando a leggere i tantissimi commenti e opinioni a riguardo sui vari social network, sono in pochi a credere che Roma abbia perso una grande opportunità. Proprio su Facebook si era espresso anche Enrico Mentana, direttore del TgLa7. Lo aveva fatto in due occasioni, una precedente e una successiva alla decisione ufficiale di Monti: in un primo momento, infatti, quando tanti personaggi politici, dello sport e dello spettacolo inviavano messaggi a Monti affinché il governo italiano si prendesse carico della candidatura capitolina, Mentana scriveva sul social network che «tutti i leader politici dicono sì alla candidatura olimpica di Roma per il 2020.



Grande spazio è stato dato a quell’appello di campioni sportivi che chiedono a Monti di sostenere la candidatura. Nessuno però dice che la Grecia si trova nei guai anche per le spese dei Giochi 2004, e che il costo delle Olimpiadi di quest’anno a Londra è già triplicato. Ma chi ha il coraggio di spiegare, dopo quattro stangate in sei mesi, che ora bisogna buttare qualche miliardo di euro per l’ennesimo grande evento?». Così, dopo aver saputo del secco “no” del governo, Mentana esprime soddisfazione: «Monti per la prima volta è andato contro tutti i grandi partiti, e contro l’enorme macchina propagandistica pro-Giochi. La scelta di dire “no” a Roma 2020 è un atto di governo forte, che misura rischi e vantaggi e non ricerca facili popolarità. Qui cinque giorni fa avevo detto la mia al riguardo: ma non è solo per questo che mi congratulo con Monti e la sua scelta controcorrente».

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