Si è conclusa da poco la riunione congiunta tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che sembrano aver fatto pace dopo le tante polemiche dei giorni scorsi. Il primo cittadino ha fatto sapere che da domani fino a sabato compreso scuole e uffici pubblici della capitale resteranno chiusi a causa del maltempo che, come ha spiegato, venerdì potrebbe portare anche 30 centimetri di neve. Per le prossime ore è invece attesa un’ordinanza del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, con cui verranno indicati tutti gli uffici che, nonostante l’emergenza neve, resteranno comunque aperti. E’ lo stesso Alemanno a spiegare ai giornalisti che «secondo le previsioni meteo della Protezione civile nazionale potrebbero cadere circa 30 centimetri di neve nel corso di tutta la giornata. Le zone più a rischio sono naturalmente quelle a maggiori altitudine, come ad esempio Monte Mario». Nella giornata di sabato, invece, le precipitazioni dovrebbero terminare «verso l’ora di pranzo o nel primo pomeriggio» quindi, spiega, «il nostro obiettivo sarà riaprire le scuole per lunedì». Un evento quindi simile a quello che si è abbattuto sulla capitale il fine settimana scorso e che ha creato numerosi disagi a trasporti e cittadini che, spiega Alemanno, «devono evitare spostamenti inutili e se comincia a nevicare siano pronti a montare le catene». Avranno le catene e pneumatici termici anche gli autobus che circoleranno nella capitale, e che proprio lo scorso fine settimana accusarono tantissimi problemi di spostamento. In questa occasione la città di Roma appare maggiormente pronta a affrontare l’emergenza, e in totale circoleranno circa ottocento mezzi su 69 linee di trasporto pubblico. Anche i taxi garantiranno «un servizio all’altezza della situazione» ma hanno chiesto al Campidoglio «che vengano sciolti i turni in tempo. Lavoreremo assicurando il servizio ai cittadini e il trasporto ai dializzati». Anche il ministro dell’Interno Cancellieri, nella sua informativa al Senato sul maltempo, ha fatto sapere che l’ondata di gelo di questi giorni «si avvicina a quelle registrate nel gennaio 1985 e nel febbraio 1956: si tratta di condizioni meteorologiche del tutto inusuali per il nostro clima, destinate a ripresentarsi, secondo gli esperti, entro un arco di 30 anni».



Il sindaco Alemanno però si dice più sicuro e pronto ad affrontare la nuova allerta meteo: «Questa volta sappiamo bene come stanno le cose e quindi ci stiamo preparando al meglio».

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