E’ iniziato questa mattina da piazza della Repubblica a Roma il grande corteo dei 50 mila operai della Fiom Cgil. I manifestanti arriveranno in piazza san Giovanni intorno alle 14, passando per via delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, piazza Esquilino, via Liberiana, via Merulana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto. Alcune fermate della linea A della metropolitana sono state chiusa in via precauzionale e anche il trasporto su strada ha subito numerose deviazioni. Insieme agli operai convocati dalla Fiom Cgil, scenderanno in piazza anche molti studenti universitari della Sapienza e esponenti dei comitati No Tav. Proprio per questo le forze dell’ordine sono in allerta per evitare disordini e eventuali incidenti, e ogni spostamento del corteo verrà ripreso da diverse telecamere attivate dal Centro per la gestione della sicurezza. I metalmeccanici della Cgil scendono in piazza al grido di “democrazia al lavoro”, per la difesa dei diritti e dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e per protestare contro le scelte della Fiat e del suo amministratore delegato, Sergio Marchionne. Al corteo saranno presenti anche numerosi esponenti politici, come il leader Idv Antonio Di Pietro, Fausto Bertinotti per l’associazione “Lavoro e libertà”, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista. Non ci sarà invece il Pd, contrario alla presenza dei No Tav. Pier Luigi Bersani ha infatti spiegato che «il Pd non aderisce a scioperi. Non siamo insensibili alla protesta della Fiom quando chiede la democrazia in fabbrica e denuncia discriminazioni inaccettabili contro i sindacati che non firmano gli accordi come a Pomigliano». Ma la vera frattura riguarda Landini e il «giudizio tranchant sul governo Monti e la scelta No Tav. Che mi pare esuli un po’ dalle piste sindacali», ha sottolineato Bersani. La Fiom ha infatti confermato l’intervento sul palco di Sandro Plano, presidente della Comunità montana delle Valli di Susa e Sangone, di un rappresentante del Movimento per l’acqua e dei vari gruppi industriali.



Interverranno poi diversi esponenti del mondo della cultura, Yannis Stefanopoulos, presidente del sindacato dei metalmeccanici greco e Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil, che prenderà il posto del segretario Susanna Camusso, a New York per una iniziativa all’Onu.

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