Continua il braccio di ferro tra le famiglie romane e il dimensionamento scolastico approvato dalla Regione. Questa volta la battaglia vede coinvolto il IV Municipio della capitale, dove circa 3mila genitori del circolo didattico Mauri e degli Istituti comprensivi di Viale Adriatico e Simone Renoglio hanno sottoscritto un ricorso collettivo che depositeranno a breve al Tar. «Cercheremo di dimostrare che la Regione non ha seguito l’iter procedurale previsto – hanno spiegato gli avvocati Carlo Corbucci e Giovanni Destito, che hanno elaborato il ricorso – Il IV Municipio, prima di elaborare la sua proposta, non ha sentito i consigli d’istituto come avrebbe dovuto. Lo ha fatto la Provincia, ma la Regione ne ha stravolto il piano». Proprio il ricorso, infatti, chiederà che la delibera della giunta regionale di febbraio venga annullata, con il sostegno anche dell’opposizione del IV Municipio. Come ha spiegato infatti il consigliere Pd Riccardo Corbucci, «sono stati violati i principi della continuità didattica e territoriale. All’istituto montessoriano di viale Adriatico è stata unita una scuola che non segue lo stesso metodo. Il circolo didattico Angelo Mauri, uno dei più popolosi del territorio è stato accorpato senza considerare le iscrizioni». «Qui le scuole di quartieri territorialmente affini come Castel Giubileo e Settebagni invece di essere mantenute unite sono state smembrate. Il risultato è che la scuola Giovanni Paolo I di Settebagni è finita con quelle del neonato quartiere di Porta di Roma molto più distanti e irraggiungibili con i mezzi pubblici», ha concluso Corbucci. Poco tempo fa era stato il XII Municipio a presentare una mozione con cui chiedere modifiche al dimensionamento scolastico municipale. Successivamente, l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, si era detto sorpreso «della mozione sul dimensionamento scolastico firmata oggi dai consiglieri del XII Municipio e in particolare da Gino Alleori e Paolo Pollak. 



La delibera approvata ormai oltre tre mesi fa da Roma Capitale è esattamente la stessa varata poco prima proprio dal medesimo Municipio: un testo che è stato approvato dalla Commissione Scuola municipale, di cui è presidente proprio Alleori». Sempre De Palo ha voluto poi ribadire che «le procedure attivate dal dimensionamento non chiudono alcuna scuola: l’accorpamento, infatti, avviene solo a livello amministrativo».



 

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