La parola “Roma” è una delle chiavi di ricerca in assoluto più utilizzate dai turisti in vista delle vacanze di Pasqua. “Dove dormire a Roma”, “i migliori hotel a Roma” e “soggiornare a Roma” ritornano con una frequenza senza pari non soltanto nelle ricerche in italiano, ma anche in quelle realizzate da inglesi, francesi, spagnoli, danesi, norvegesi e svedesi. E’ quanto emerge da due distinte ricerche realizzate da Trivago.it ed Expedia. Per Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi e di Confcommercio Roma, “sicuramente la capitale italiana è una delle mete più ambite e desiderate nel mondo. Non sempre però tutti i potenziali clienti scelgono di venirvi, anche perché per alcuni mercati, in primo luogo quello cinese, esistono delle grandi difficoltà per quanto riguarda il visto e il collegamento aereo”.
Roscioli, Roma è realmente una delle mete turistiche più apprezzate al mondo, o lo è soltanto sul web?
Sicuramente è una delle mete più ambite e desiderate. Non sempre però questo si traduce nel fatto che il potenziale cliente sceglie di venire a Roma. Un conto è il desiderio di raggiungere una città, un altro la sua effettiva realizzazione. Spesso i turisti poi si accontentano di destinazioni più vicine o facilmente raggiungibili o comunque ottenibili.
Quali sono gli ostacoli che si frappongono ai turisti che desiderano raggiungere Roma?
Esistono grandi difficoltà per i clienti che desiderano raggiungerci da alcuni particolari mercati. Tra i cinesi per esempio Roma e in particolare l’Italia sono le mete in assoluto più desiderate. Se però andiamo a vedere i numeri, i turisti cinesi si recano soprattutto in Francia, Regno Unito e Germania, mentre in Italia vengono meno. E le motivazioni sono due: la difficoltà a ottenere i visti e la scarsità di collegamenti aerei diretti.
Com’è invece la situazione per quanto riguarda i turisti dai principali Paesi europei?
Nell’immaginario collettivo Roma è una delle mete più desiderate, è nel cuore di tutti anche perché è la città-simbolo del cristianesimo e dove risiede il Papa. Ma questo non toglie che i turisti poi possano scegliere altre destinazioni, per una serie di motivazioni tra cui anche quelle di tipo economico. Sicuramente in Europa esistono molte destinazioni meno care di Roma, Londra o Berlino.
Gli arrivi di turisti a Roma negli ultimi anni sono in crescita o in diminuzione?
Nel 2011 c’è stato un incremento pari a quasi l’8%. Nei primi mesi del 2012 le cose non sono andate ugualmente bene, vedremo però se questa situazione perdurerà oppure no. Il mio auspicio è che la bella stagione, compresa tra la Pasqua e la fine ottobre, confermi i numeri positivi degli anni precedenti.
Le vacanze di Pasqua sono realmente un momento privilegiato per visitare Roma?
Sì, è così. Roma infatti, come le altre grandi città d’arte e le capitali europee, non sono ideali da visitare né in agosto né in pieno inverno, quanto piuttosto nelle stagioni più miti come la primavera, da aprile fino a metà giugno o massimo i primi di luglio, e l’autunno, tra settembre e ottobre. Quando ci sono troppo caldo o troppo freddo, non è piacevole girare per una città come Roma che deve essere vissuta all’aperto, soprattutto se si desidera visitare i monumenti.
Per rispondere alla crisi, gli albergatori hanno abbassato il prezzo dei servizi?
E’ il mercato che fa i prezzi e non Federalberghi. Solo tabacchi e benzina, dove vige un regime di monopolio, possono alzare o abbassare i prezzi arbitrariamente. Gli altri settori si devono adattare a una condizione di mercato e negli ultimi anni c’è stata certamente una diminuzione del prezzo di vendita dei servizi alberghieri.
Secondo TripAdvisor, il costo del pernottamento in hotel a Roma sarebbe diminuito del 20%. Lei conferma questa tendenza?
Assolutamente no. Dall’Osservatorio di Federalberghi sul mercato turistico di Roma risulta che mentre in precedenza i prezzi aumentavano dell’8% annuo, oggi aumentano solo del 2%. C’è stato quindi un calo, ma siamo sempre su valori positivi.
Esiste una tipologia di turisti che sceglie Roma più facilmente degli altri?
Si tratta di un segmento che non comprende i giovanissimi, perché al ragazzo molto giovane interessano meno i musei e le basiliche. E’ quindi un turista medio adulto, con degli interessi culturali. C’è poi il mondo del turismo religioso, sempre caratterizzato da un’età media piuttosto alta. Ma altri segmenti significativi sono il turismo congressuale e le gite delle scuole di tutta Italia per fare ammirare ai ragazzi i monumenti più importanti.
(Pietro Vernizzi)