In apparenza una conferenza stampa d’ordinaria amministrazione per presentare la stagione estiva, ma da essa emergono due notizie importanti: a) Roma pensa di dotarsi di un nuovo teatro d’opera all’altezza di quelli delle principali capitali europee; b) la stagione tra il nazional-popolare ed il ciabattone alle Terme di Caracalla (che procura il 36% dei ricavi della fondazione) si trasforma in un festival colto. En passant , un’altra chicca: per il terzo anno il Teatro dell’Opera ha chiuso il bilancio consuntivo in attivo (soprattutto grazie al contenimento dei costi per il personale ma pure grazie al conferimento del Teatro Nazionale).
 
Andiamo con ordine. L’architetto Renzo Piano (che ha firmato il Parco della Musica) sarà a Roma all’inizio di maggio per studiare la risistemazione dell’intera area del Flaminio: ciò comporta, tra l’altro la modernizzazione dello studio ed uno studio di fattibilità per trasformare in un teatro plurifunzionale nell’area di Via Guido Reni , di fronte al MAXXI, dove ci sono caserme in disuso. Poco si sa del progetto: verrà fatta un’attenta analisi dei costi e dei benefici e dell’utilizzazione dell’attuale Teatro Costanzi a Piazza Beniamino Gigli (di cui è impossibile modernizzare il palcoscenico a ragione di restauri in cemento all’inizio degli Anni Cinquanta). E’ probabile che in una prima fase varrebbero trasferiti nella nuova struttura vari laboratori e si sperimenterà con rappresentazioni. Alla lunga, se il progetto si concretizza, al Costanzi si potrebbe fare principalmente balletto e l’opera prenderebbe sempre più piede nel nuovo teatro.
 
Andiamo ora alla grande platea delle Terme di Caracalla ( 3.500 posti) – immersa nel meraviglioso complesso archeologico unico al mondo per storia, fascino e bellezza. Lo scorso anno il cartellone di Caracalla ha richiamato 50 mila spettatori, quest’anno due diversi percorsi di offerta artistica dovrebbero indurre ad un’affluenza anche maggiore-: uno di spettacoli ricercati ed uno di titoli noti.
Tra i primi l’Aleksandr Nevskij di Sergej Prokof’ev eseguito dall’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, a cui si aggiunge il Coro dell’Opera (diretto dal Maestro Roberto Gabbiani) per un totale di oltre 200 artisti in scena. Sul podio il Maestro Jurij Temirkanov, una delle più prestigiose bacchette dei nostri giorni. Un grande concerto quindi che sarà illustrato, con uno spettacolare impianto scenico e di video proiezioni, dal regista Pier’Alli. Inoltre, nella Palestra Occidentale – un ambiente raccolto che può contenere circa 300 persone – sarà rappresentato Il combattimento di Tancredi e Clorinda su musiche di Giorgio Battistelli da Claudio Monteverdi, con la regìa di Mario Martone e la direzione di Erasmo Gaudiomonte . 

Uno spettacolo che unisce il mondo classico derivato da Monteverdi alla musica contemporanea di Battistelli. Un allestimento proposto, ed ecco un’altra novità, alle ore 19, alla luce del giorno così da godere per la prima volta con uno spettacolo, delle Terme di Caracalla in uno dei suoi momenti più suggestivi: il trascorrere del tramonto. 
 
Le due opere in cartellone, titoli molto amati dal grande pubblico, sono Norma di Vincenzo Bellini  eAttila di Giuseppe Verdi Ci sarà, poi, uno spettacolo speciale:
Una Serata con Gigi Proietti. Il mattatore sarà impegnato alle Terme di Caracalla in un monologo di pungente  ironia. 
Come sempre in cartellone a Caracalla un classico della danza, un titolo tra i più amati dagli appassionati del balletto di tutte le età: Giselle di Adolphe Adam, con la coreografia di Patrice Bart; direttore dell’Orchestra dell’Opera il Maestro David Garforth. Certamente sarà la replica del successo della passata stagione lo spettacolo Roberto Bolle in Trittico Novecento. Per concludere uno sguardo verso il futuro. Il 30 luglio debutterà alle Terme di Caracalla, davanti al grande pubblico, l’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma. Direttore della giovanissima (per età dei partecipanti e per data di formazione) orchestra è il Maestro Nicola Paszkowski.